Politica - 01 novembre 2019, 07:14

Ventimiglia: duro j'accuse dell'opposizione "Fatto scadere il bando, persi 130mila euro per le scuole"

L'opposizione consiliare, con in testa l'ex Sindaco non le manda a dire all'Amministrazione per aver perso i contributi per la messa in sicurezza dei plessi e l'efficientamento energetico.

“Per quale motivo la Giunta Scullino ha perso, a scapito dei cittadini, un contributo statale a fondo perduto da 130mila euro per la messa in sicurezza delle scuole”.

La domanda all’Amministrazione comunale della città di confine arriva nell'interrogazione, depositata dall'ex Sindaco Enrico Ioculano, a nome della minoranza di Ventimiglia, per sapere dal Sindaco perché non siano stati utilizzati i soldi del ‘Decreto Crescita’ per le strutture cittadine entro il termine perentorio del 31 ottobre.

"La scusa di uno staff del Sindaco, dal costo di oltre 250 mila euro annui, era quella della ricerca dei finanziamenti e per ora ne hanno persi 130mila" prosegue Ioculano che ha inviato l’Interrogazione urgente sul contributo.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha adottato il provvedimento che rende operativa la norma contenuta nel ‘Decreto Crescita’ in favore di tutti i Comuni italiani, stanziando 500 milioni di euro da investire nel campo dell'efficientamento energetico e dello sviluppo territoriale sostenibile. L'obiettivo del finanziamento statale era quello di promuovere lo sviluppo territoriale garantendo scuole più sicure, una migliore mobilità sostenibile, la messa a norma degli edifici pubblici, la tutela del patrimonio comunale e l'abbattimento delle barriere architettoniche.

Il Comune di Ventimiglia risultava assegnatario di un contributo pari a 130.000 euro e, gli interventi ammissibili riguardavano, tra gli altri, l’adeguamento degli edifici e del patrimonio alle norme sulla sicurezza dei luoghi e degli impianti, prevenzione antisismica, bonifica o messa in sicurezza di immobili e patrimonio (ad es. contaminati da amianto), messa in sicurezza di parapetti di mura storiche, messa in sicurezza di aree cimiteriali (ad esempio eliminazione delle barriere architettoniche), interventi generici di messa in sicurezza e bonifica del patrimonio comunale, adeguamento strutturale di edifici e patrimonio, compreso l'abbattimento delle barriere architettoniche. Potevano beneficiare del contributo i Comuni che avessero avviato entro il 31 ottobre una o più opere pubbliche ammissibili.

“A bando scaduto – evidenzia Ioculano - non risulta avviata nessuna opera pubblica riferita al contributo statale di 130.000 euro e, quindi, ci chiediamo per quali motivi l'Amministrazione abbia perduto il contributo previsto, senza avviare nessuna opera pubblica utile alla messa in sicurezza delle scuole, al loro efficientamento energetico o all'abbattimento delle barriere architettoniche”.

Carlo Alessi