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Attualità | 27 settembre 2019, 15:39

Concordato per Rivieracqua ancora in attesa: l'Ance ha le idee chiare "Le imprese devono essere pagate fino all'ultimo centesimo"

La conferma arriva dal vice Presidente dell'associazione di categoria, Gianni Silvano: "Suona come inaccettabile ogni proposta di pagamento dei creditori inferiore al 100% del dovuto, in quanto a rigor di logica le imprese creditrici avrebbero diritto addirittura ad un rimborso aggiuntivo con gli interessi che spettano loro per aver fatto da banca al consorzio idrico".

Concordato per Rivieracqua ancora in attesa: l'Ance ha le idee chiare "Le imprese devono essere pagate fino all'ultimo centesimo"

Mentre lo scenario sul futuro della gestione del ciclo idrico della provincia di Imperia è in continuo divenire, soprattutto a causa della situazione difficile in cui versa da troppo tempo Rivieracqua, Ance Imperia non cambia la sua posizione, che resta quella di fare fino in fondo tutta la sua parte per garantire alle imprese creditrici di essere pagate fino all’ultimo centesimo.

“Questo è sempre stato e sempre resterà l’unico obiettivo della nostra azione – ha detto il vice Presidente di Ance, Gianni Silvano - in quanto è proprio per far fronte a simili situazioni che esistono le associazioni di rappresentanza degli imprenditori. In questi anni le aziende nostre associate hanno lavorato per Rivieracqua ed hanno lavorato bene, continuando anche quando la situazione ha cominciato a precipitare. Non hanno smesso di farlo quando è stato necessario far fronte a delle situazioni di emergenza e, per questo, ora suona come inaccettabile ogni proposta di pagamento dei creditori inferiore al 100% del dovuto, in quanto a rigor di logica le imprese creditrici avrebbero diritto addirittura ad un rimborso aggiuntivo con gli interessi che spettano loro per aver fatto da banca al consorzio idrico, che può decidere la vita o la morte di molte imprese. E a cascata, la sopravvivenza delle famiglie dei loro dipendenti”.

L’Ance conferma che si è di fronte ad una responsabilità troppo grande per cedere anche solo di un passo: “Per questo, per quanto è nelle nostre possibilità – conferma Silvano - non lo faremo, come non dovrebbe farlo nessuno che abbia un ruolo simile al nostro. Stabilita questa priorità, quindi, tutto il resto assume un’importanza per cosi dire relativa al raggiungimento dell’unico obiettivo che abbiamo”.

Nonostante gli edili del Ponente Ligure abbiano un’idea chiara in proposito, l’acqua potrà restare completamente pubblica come potrà essere dato qualche spazio ai privati: “L’ingresso di Amaie e Secom e delle altre società comunali di gestione del ciclo idrico integrato dell’acqua – prosegue Silvano - potrà avvenire o meno, a condizioni più o meno favorevoli per Rivieracqua, che potrà restare un consorzio o trasformarsi in una società per azioni. Si potrà arrivare o meno ad una tariffa unica provinciale dell’acqua più alta o più bassa di quelle attualmente in vigore. Paradossalmente anche la stessa decisione del Tribunale sull’approvazione del concordato preventivo per salvare Rivieracqua potrà essere positiva o negativa, anche se appare chiaro che sia più vantaggioso per tutti salvare Rivieracqua. L’unica cosa veramente importante alla fine, sarà che si trovi quanto necessario a pagare le imprese edili per il lavoro che hanno fatto”.

“Questo è il nostro dovere e la nostra missione – termina Gianni Silvano - che non ci stancheremo mai di ribadire e ripetere in ogni sede. Questo è il compito a cui non possiamo abdicare senza perdere la fiducia dei nostri associati. Questo è il nostro primo messaggio al commissario individuato dalla Regione Liguria per sostituirsi alla Provincia di Imperia nel governo dell’ambito idrico, per il rispetto degli obblighi di convenzione. Nel fare alla Dott.ssa Gaia Checcucci i nostri migliori auguri per vincere una partita per nulla semplice, le offriamo tutta la nostra disponibilità a collaborare per portare a compimento il percorso incompiuto di arrivare ad un’unica gestione del ciclo dell’acqua da Andora fino al confine con la Francia. La sosterremo nel concretizzare questo progetto con la stessa fermezza con cui sosteniamo i nostri associati”.

Carlo Alessi

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