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Attualità | 25 settembre 2019, 07:11

Sanremo: scuola 'Pascoli' sempre sugli scudi, ecco perchè non si poteva trasferire sopra la stazione ferroviaria

In pochi hanno fatto attenzione a cosa i media hanno riportato, dopo gli incontri tra l’Amministrazione comunale, la dirigenza scolastica e le delegazioni di genitori.

Sanremo: scuola 'Pascoli' sempre sugli scudi, ecco perchè non si poteva trasferire sopra la stazione ferroviaria

Più volte nel corso dell’estate abbiamo trattato l’argomento scuola ‘Pascoli’ e lo abbiamo fatto ancora recentemente, ascoltando la voce della Preside, Anna Maria Fogliarini, per capire come era passata la prima settimana delle scuole medie, all’interno dei prefabbricati del ‘Sud-Est’.

In diverse occasioni abbiamo ricevuto invettive rivolte all'Amministrazione, in relazione alla decisione di allestire i prefabbricati sul lungomare, anziché cercare altri luoghi, ma in pochi hanno fatto attenzione a cosa i media hanno riportato, dopo gli incontri tra l’Amministrazione comunale, la dirigenza scolastica e le delegazioni di genitori. In molti, infatti, hanno chiesto a chiare lettere che la scuola rimanesse nella zona dove si trova il plesso scolastico di corso Cavallotti, chiuso per i noti problemi strutturali.

Altri avevano in più occasioni chiesto il perché, vista la vicinanza e la grande disponibilità di spazi, non era stato deciso il trasferimento nei locali liberi della stazione ferroviaria a pochi passi dal Comune. Quei locali, purtroppo, hanno una conformazione planimetrica non adatta ad ospitare aule: forme irregolari, presenza di pilastri, difficoltà di collegamento tra i locali su ogni piano e tra i tre piani nei quali si suddividono gli spazi. I locali si presentano al grezzo del cemento armato, senza sottofondi e nessun tipo di finiture. Le vetrate che si vedono dal piano strada non sono finestre: sono vetrate fisse, non si aprono e quindi non garantirebbero neanche il ricambio d'aria. Dovrebbero essere completamente sostituite. Senza dimenticare che non ci sono servizi igienici.

Gli spazi disponibili presentano accessi separati, con interferenze e criticità legate alla viabilità di accesso e alla promiscuità con i frequentatori della stazione. Alcuni locali all'interno della struttura non hanno finestre e mancano divisori murari. Ai piani superiori si arriva tramite una scala al grezzo e via Pisacane, che potrebbe costituire un accesso alternativo, è percorsa dai mezzi della Croce Rossa che sostano sopra la copertura dell'edificio. A tutto questo si aggiunge l'insufficienza del rapporto aereo illuminante e delle condizioni igienico sanitarie, oltre alla già citata commistione con le attività della stazione ferroviaria.

Dal punto di vista operativo un intervento ad uso scolastico avrebbe richiesto tempi lunghi e costi non sostenibili: uno studio non recente per adattare i locali ad uso biblioteca prevedeva una spesa intorno ai due milioni di euro. Gli uffici comunali ritengono possibili altri usi dei locali come servizi ambulatoriali, attività commerciali, palestra ed altro, fermi restando gli interventi necessari. Quegli spazi sono stati una delle prime opzioni valutate dall'Amministrazione ma non si è rivelata praticabile.

Gli uffici di palazzo Bellevue si sono adoperati per esaminare tutte le possibilità alternative ai moduli scolastici. Il tutto in gran fretta, dal 13 giugno in poi e con il ferragosto di mezzo, valutando disponibilità di spazi, tempi e costi di adattamento all'uso scolastico. Tutta la struttura è stata impegnata per la soluzione del problema e, nel mese di luglio, ha fornito all’Amministrazione una relazione sullo studio di fattibilità per l’inserimento della scuola nei locali sopra la stazione.

Carlo Alessi

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