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Economia | 22 agosto 2019, 07:16

La barba anche al Festival di Sanremo? Stili e tendenze

Dal co-conduttore glabro, Claudio Bisio, al cantante barbuto e la chioma prorompente, Francesco Renga. Anche la peluria fa parte del Festival.

La barba anche al Festival di Sanremo? Stili e tendenze

Dimentichiamo per qualche istante i baffetti del compianto Domenico Modugno e la barba, un po' hipster, di Marco Masini nell'edizione sanremese del 2018: cosa ci riserverà la prossima volta il glorioso Festival di Sanremo?

È già di dominio pubblico che nel 2020 la conduzione, come anche la direzione artistica, sarà nelle mani di Amadeus, famoso presentatore tv, con un lungo passato anche fra i grandi dj italiani ed una carriera non esattamente brillantissima come cantante: c'era da aspettarselo? Beh, non era del tutto improbabile.

Con il passaggio generazionale dei presentatori di mamma Rai (primi fra tutti Pippo Baudo), era naturale e giusto che Amedeo Umberto Rita Sebastiani, diventasse sempre più presentatore di punta della tv pubblica italiana. Se a questo aggiungiamo il grande successo riscosso con la sua partecipazione, in qualità di concorrente in gara, a "Tale e Quale Show" dando sfoggio di ottime abilità di trasformismo fisico ed artistico, il gioco è fatto.

Ma il Festival è anche uno degli appuntamenti mondani per eccellenza, che vede sfilare molti personaggi illustri dell'industria artistica italiana e non solo. Evento perfetto per scatenare i pettegolezzi dei patiti del glamour: quale stilista vestirà il conduttore? Quale cantante avrà lo scollo più audace?

Generalmente Amadeus entra in scena indossando completi davvero molto eleganti, estremamente attuali e di tessuti pregiati. La stessa perfezione non si può attribuire alla sua barba, da anni con lo stesso tipo di taglio alla (quasi) D'Artagnan non esattamente in linea con le ultime tendenze dell'uomo.

In quanto alla barba c'è un prepotente ritorno verso la sobrietà e la classicità, partendo dalla barba abbastanza lunga e sfumata. I contorni perfettamente definiti trasmettono un'idea di uomo curato, con una rasatura netta o sfumata a salire verso le basette, in contrasto con le guance senza nemmeno un pelo.

Per quelli che amano avere un aspetto accattivante e da maschio alfa allo stesso tempo, possono optare per una barba molto più corta per far risaltare la barba, i baffi ed il pezzetto. Uno stile simile a quello di Amadeus.

L'uomo che voglia mettere in risalto la propria mascolinità deve assolutamente scegliere una barba corta e squadrata, che metta in luce la propria mandibola spigolosa alla Ridge di "Beautiful". Per le dovute rifiniture della parte alta dello zigomo e sotto il collo sarà fondamentale dotarsi di un rasoio elettrico di alta qualità, affinché la cura del taglio non diventi un tormento per la pelle.

Ancora meglio se si sceglie di usare una storia con testine oscillanti, che sia resistente all'acqua per facilitare la dura vita dell'uomo che deve (o, almeno, dovrebbe) radersi ogni mattina. Perché non usufruire della comodità di farlo sotto la doccia? È ottimo per recuperare tempo, ma anche perché l'epidermide così idratata sarà oggetto di meno arrossamenti.

Un'altra pratica irrinunciabile per l'uomo alla moda che ha abbandonato la sua barbetta hipster per uno stile sobrio, di lunghezza media o lunga, è l'operazione di pulitura con la "military brush". In pratica si deve delicatamente spazzolare la barba con la spazzola ovale, ricoperta di una sorta di velluto rosso, che tutti noi conosciamo per la sua funzione di ripulitura dei vestiti dai pelucchi ed i capelli.

È buona norma procedere allo spazzolamento prima di lavarsi con l'acqua insaponata, poiché spesso il prodotto causa un'alterazione del pH cutaneo.

Per chi apprezza maggiormente avere un bel paio di baffi folti, la raccomandazione è di lasciare in ogni caso un accenno di barba. Questa combinazione regala un accattivante compromesso fra il trasandato e un look da ultimo grido.

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