"A Sanremo sono le carenze di organico a creare le maggiori difficoltà".
Il dott.Urso, delegato FP CGIL Penitenziaria, analizza la situazione del carcere di Sanremo. "Mancano in primis sovrintendenti e ispettori oltre che agenti, cui si sopperisce con turni estenuanti per chi è in servizio, e tutto questo si riversa inevitabilmente a cascata sulle condizioni di vita e di gestione dei reclusi"
"C’è quindi da registrare la difficile convivenza tra etnie, il problema della tossicodipendenza e delle malattie, e l'assistenza psichiatrica e psicologica che andrebbe sicuramente rafforzata. - prosegue Urso - Non può e non deve essere il personale di polizia penitenziaria a farne le spese come da troppi anni avviene".
"Certamente, il nuovo Direttore la dott.ssa Marrè, cui rinnoviamo la nostra fiducia, si trova a confrontarsi con una eredità difficile, dove nel passato pochi sono stati gli interventi mirati in termini di benessere e salute. Dai primi incontri informali avuti con la nuova Dirigente, che da subito si è mostrata attenta e sensibile a queste problematiche, sono state avanzate richieste urgenti in termini di riorganizzazione e ottimizzazione del personale attualmente in servizio, attendiamo dunque per il mese di Settembre i primi aggiustamenti" - conclude Urso.
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