Attualità - 14 luglio 2019, 08:00

Viaggio nel territorio: piantaggine o petacciuola, la pianta speciale di Liguria spiegata da PierLuigi Casalino

Ha molte altre proprietà medicinali: antiallergica, antibiotica, emolliente negli stati infiammatori della cute e delle mucose, ed è ottima nella costipazione cronica

Detta Plantago Major, ma da non confondere con l'altra pianta della Piantaggine o lingua di cane, che appartiene pur sempre alla famiglia delle "Plantaginaceae", e porta diversi nomi vernacolari in terra di Liguria da levante a ponente. Oegia de crava a Genova e a Ronco, Ge' saverga a Mele, Ge' sarvaega a Busalla, San Bernardo di Mendatica, erba da Madonna, Cinquenervia in Val d'Arroscia, Cinque coste a Porto.Maurizio, Sette nervi, Sette coste a Bordighera, Erba spighin-a, Piantazene a Isoverde, Sincuoste a Sella, Erba de sinque nervi a Vado e Zinola.

La sua descrizione botanica ci informa che è una pianta perenne, alta 50-30 cm, con foglie tutte in rosetta basale, presenti tutto l'anno: picciuolo lungo, appressata  al suolo, irregolarmente dentata, soprattutto alla base, ottusa e arrotondata all'apice. Scapi fiorali eretti, angolosi, generalmente pubescenti e spigalinrari. Nasce negli incolti erbosi, soprattutto calpestati, lungo le vie, i sentieri e presso le case. Le foglie fresche vengono usate come vulnerarie. Un tempo i pastori le usavano per fasciare il formaggio. In infuso, associata a camomilla e salvia, è usata contro l'acidità di stomaco; in inpacco le foglie curano le congiuntiviti; in tisana, come antiastenico (Valle Argentina).

Ha molte altre proprietà medicinali: antiallergica, antibiotica, emolliente negli stati infiammatori della cute e delle mucose, ed è ottima nella costipazione cronica. Ha sapore amaro ed acre. Si tratta di una delle più importanti erbe del nostro territorio. 

Casalino Pierluigi 


Redazione