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Calcio | 08 luglio 2019, 10:06

Calcio. Elio Gastaldo ricorda il grande calciatore Giovanni Imberti della U.S. Ventimigliese

L'aneddoto sul calciatore con un passato anche nella Sanremese: "Quando mi disse che Puskas..."

Nella foto da sinistra: Imberti, Colucci, Paolini, Donzella, Collini. Associati: Bertoni, Chiuso, Pesante, Cavalli, Tosi, Crisoni

Nella foto da sinistra: Imberti, Colucci, Paolini, Donzella, Collini. Associati: Bertoni, Chiuso, Pesante, Cavalli, Tosi, Crisoni

Elio Gastaldo ricorda il grande calciatore Giovanni Imberti della U.S. Ventimigliese:                                           

"Imberti è stato il calciatore che può essere tranquillamente classificato tra i migliori 5 giocatori della nostra Ventimiglia. Con il suo fisico eccezionale finì presto nelle attenzioni degli osservatori sportivi. Importante giocatore della U.S. Ventimigliese, fece i primi passi nella Sanremese, diventando successivamente professionista in serie C Nazionale passando poi all'Alessandria e infine con l’Alassio.

Allora tale campionato si svolgeva con girone unico e le squadre in trasferta si spostavano in tutta Italia, da Agrigento a Venezia, da Lecce e Benevento, fino a Padova e così sui restanti campi di categoria. In periodi diversi nondimentichiamoci di altri giocatori importanti, come Tommasi che giocò nella Juventus, nella Roma e nella squadra del  Marsiglia. Lanfranco militava nell’Atalanta e Bigazzi nella Fiorentina.

Periodo fortunato anche per le conoscenze sui campi, un nome tra tutti Ferencs Puskas reduce dall’Ungheria e in attesa di essere tesserato tra i grandi del  Real Madrid.

Negli anni nacque un'amicizia con Imberti con il quale ebbi il grande piacere di giocare molte partite. Un giorno mi disse che proprio Puskas lo aveva spronato a continuare incitandolo a non mollare mai,  ma anzi a migliorare costantemente superando o aggirando ogni ostacolo. Parole importanti che contribuirono sicuramente a farne un grande campione. Dopo una vita intensa fatta  di vittorie e di grandi soddisfazioni.

Ritornò alla sua Ventimigliese insegnando ai giovani calciatori  l’attaccamento al calcio e alla propria maglia che con il numero 9 lo accompagnò  in tutta la sua vita sportiva".

Eugenio Conte

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