- 16 giugno 2019, 08:00

Fabio Porliod: stilista di un sogno di bellezza senza barriere

Alla Barolo Fashion Show l'abbiamo visto sfilare sabato 2 giugno 2019, con creazioni che giocano su trasparenze e pizzi, sete e chiffon.

Fabio Porliod, valdostano di nascita ma parigino da parte di madre, è un designer di moda autodidatta.  Nasce come stilista di abiti da sera femminili. Dal 2012 ad oggi realizza collezioni  prima prêt-à-porter, poi haute couture. Negli ultimi due anni si dedica anche all'abbigliamento uomo cerimonia e non, ma solo su misura/ordinazione.

Un anno fa ha creato le sue prime fragranze: “Le Parisién” da uomo e “Régine” da donna. Da poco ha cominciato a dedicarsi a nuovi progetti per dare la possibilità alle sue clienti di avere un total lookcompleto, firmato Fabio Porliod

I suoi nonni , Arturo e Régine, già negli anni ’60, gestivano un importante Atelier di Moda Sartoriale a Parigi. Fin da ragazzino sente la passione per la sartoria, alla quale dava sfogo realizzando i primi abiti per la sorella Christelle, aiutato dalle sapienti mani della madre Graziella Desandré che lo aiutava a cucire.

Dopo la scuola  ha lavorato per una agenzia che organizzava viaggi ed eventi, da convegni medici ad eventi musicali, questa per Porliod è stata un'ottima palestra che gli ha permesso sia di viaggiare molto e di avere così un bagaglio di spunti e ispirazioni per la sua moda, sia di imparare la gestione e l'organizzazione di eventi, abilità questa che gli è stata utilissima nella preparazione delle sue sfilate.

Alla  Barolo Fashion Show l'abbiamo visto sfilare sabato 2 giugno 2019, con  creazioni che giocano su trasparenze e pizzi, sete e chiffon. Una collezione fatta di capi spalla, tutine e abiti in cui è costante il contrasto cromatico bianco e nero ed il desiderio di stupire per eleganza, sinuosità e sensualità.

A Parigi lo vedremo durante la Fashion week parigina ma in un evento tutto suo, dove il concept è quello di portare in passerella solo modelle amputate.  Questo evento, organizzato in collaborazione con Fabienne Sava-Pelosse e Romuald Desandré, porta in scena il tema sociale della disabilità oltre a quello della moda .  Il suo obbiettivo finale è quello di trasmettere la sua idea di Fashion, una moda  che fa sognare tutte le donne indipendentemente dall'età, dal fisico e da qualsiasi altra barriera fisica o mentale.

"Attraverso lo sport riusciamo a far capire che una cosa vista come un difetto, come un'amputazione o una disabilità, diventa una cosa di cui noi andiamo fieri." (Bebe Vio)

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Alessandra Canelli