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Attualità | 13 giugno 2019, 07:11

Imperia: con il sostegno della Strescino Srl, parte il progetto di ricerca "Delfini del Ponente" (Video)

Il progetto di ricerca ha come oggetto di studio il tursiope, delfino costiero e di conseguenza soggetto ad un elevato impatto antropico, nel Ponente Ligure e consisterà in un monitoraggio annuale, con uscite in mare e successiva analisi dei dati

Imperia: con il sostegno della Strescino Srl, parte il progetto di ricerca "Delfini del Ponente" (Video)

Un progetto dedicato allo studio dei delfini presenti nello specchio acqueo imperiese, è stato finanziato da una delle ditte maggiormente radicati sul territorio: la Strescino Srl, che ha finanziato l'iniziativa, come spiega la nota inviata dall'azienda.



"La promozione del territorio e delle sue eccellenze, il sostegno alle attività sportive, culturali ed artistiche fanno parte della visione aziendale della Strescino Srl giunta oramai alla soglia dei 100 anni di attività.

Per questa ragione l’azienda ha voluto fortemente sostenere le attività dei  biologi e naturalisti della Cooperativa Costa Balenae.

Ieri pomeriggio presso la sede rinnovata della ditta Strescino Srl sei giovani di 4 paesi europei

Davide Ascheri ,responsabile progetto; Elena Fontanesi, responsabile progetto; Sara Moscatelli, Responsabile stagisti; Maja Klasèn, Uppsala University - Sweden; Severine Renardy, University of Liege –Belgium e Francesco Festa Marzotto, Vicenza,  University of Hull( England) hanno presentato durante una  informale conferenza stampa il progetto di ricerca e di attività che stanno portando avanti  con entusiasmo, dedizione e molte soddisfazioni. L'ultima di queste sarà la partecipazione della Cooperativa alla Conferenza Internazionale "World marine mammals conference ," che si terrà a Barcellona 2019.

Dopo i lunghi sforzi per ottenere i fondi necessari a mettere in piedi il Progetto Delfini del Ponente, ideato dagli stessi biologi della Cooperativa e finalizzato allo studio dei delfini tursiopi nel Ponente Ligure, in aprile 2018 sono iniziate le prime uscite di raccolta dati.

Da allora, i biologi capitanati da Davide Ascheri ed Elena Fontanesi, sotto la guida della Presidente Barbara Nani, hanno effettuato 75 uscite, percorrendo più di 2000 miglia nautiche e trascorrendo almeno 400 ore per mare in condizioni talvolta estreme, se si pensa alle alte temperature dell’estate.

La fatica è stata però ripagata dagli interessantissimi risultati di questo primo anno di monitoraggio. Sono stati incontrati i delfini tursiopi in ben 41 occasioni, raccogliendo dati scientifici e fotografie degli animali per catalogarli. 5 sono stati invece gli avvistamenti di stenella striata, altro delfinide che popola le acque più profonde del Santuario.

Il progetto di ricerca denominato “Delfini del Ponente” ha come oggetto di studio il tursiope, delfino costiero e di conseguenza soggetto ad un elevato impatto antropico, nel Ponente Ligure e consisterà in un monitoraggio annuale, con uscite in mare e successiva analisi dei dati.

Nel Ponente Ligure nessun ente di ricerca o fondazione scientifica ha finora condotto studi focalizzati esclusivamente sul tursiope, in quanto, a causa della morfologia del fondale, gli avvistamenti sono sempre stati più rari e sporadici rispetto al versante levantino (Gnone et al. 2011). La piattaforma continentale è, infatti, molto ridotta e a poca distanza dalla costa vengono raggiunte profondità elevate (intorno ai 2000 m), adatte ad altre specie di cetacei ma non ai tursiopi, che tendono a permanere in acque con profondità non superiori ai 200 m (Gnone et al. 2011).

Nonostante queste conoscenze dell’areale della specie, è da notare un interessante cambiamento registra- to negli ultimi anni a Ponente. Infatti, nell’area che va da Capo Noli a Capo Mortola, le segnalazioni di tursiopi da parte di altri enti di ricerca della zona, diportisti e pescatori e gli avvistamenti delle imbarcazioni che svolgono attività di whale watching nella zona, sono quasi triplicati rispetto alle stagioni precedenti e spesso sono stati individuati anche un numero elevato di neonati e cuccioli tra i gruppi di delfini incontrati. È già stato evidenziato che in altre zone con caratteristiche simili alla nostra, quindi non ideali per tale specie, come per esempio la Corsica nordoccidentale, i tursiopi sono comunque regolarmente presenti (Gnone et al. 2011). Se la presenza di un maggior numero di tursiopi rispetto al passato fosse confermata, si renderebbe necessaria l’attuazione di misure di conservazione e protezione di tale specie anche nel Ponente.

Da qui nasce quindi l’idea del progetto-pilota Delfini del Ponente, primo progetto mirato al monitoraggio dei tursiopi nel Ponente Ligure su base annuale, in modo da ottenere dati non solo sulla distribuzione nel periodo estivo, ma anche dei cambiamenti nel corso delle diverse stagioni.

 

Gli obiettivi principali di tale studio sono:

 

1) stima e struttura sociale della popolazione locale,

2) caratterizzazione degli spostamenti al fine di capire se si tratta di una popolazione stanziale oppure se gli animali compiono movimenti e migrazioni, anche stagionali verso le zone limitrofe: Levante Ligure, Costa Azzurra, Corsica, Spagna;

3) individuazione di “hot spot” o aree a maggior distribuzione;

4) identificazione delle principali minacce in cui possono incorrere (catture accidentali in attrezzi da pesca) finalizzata alla creazione di piani di gestione e di conservazione per la loro protezione.

I risultati dello studio saranno utilizzati per la stesura di più tesi specialistiche presso l’Università di Genova e altre Università italiane e straniere, la produzione di uno o più articoli scientifici destinati a riviste scientifiche di portata internazionale e la presentazione a convegni e conferenze scientifiche.

Tali risultati, essendo i primi disponibili sulla presenza e distribuzione del tursiope in Ponente Ligure durante le quattro stagioni, saranno utilizzati per la produzione di raccomandazioni sull’adozione di misure mirate alla corretta gestione degli areali utilizzati dagli animali, al fine della salvaguardia di questa specie nelle nostre acque. I primi risultati saranno esposti durante la Conferenza Mondiale dei Mammiferi marini a Barcellona, a dicembre 2019".

Redazione

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