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Attualità | 08 giugno 2019, 13:24

Taggia: un futuro per l'area 'Pump Track', interviene l'ex assessore Pedone "Gli attori principali erano e devono restare i ragazzi"

L'area era stata consegnata alla collettività dalla precedente amministrazione comunale il 21 aprile 2017...

L'area Pump Track il giorno della consegna

L'area Pump Track il giorno della consegna

“Il valore dell’iniziativa non riguarda solo l’ottenimento del Pump Track richiesto dal Consiglio Comunale dei Ragazzi ma l’attuazione del percorso di partecipazione con tutte le sue implicazioni, dove gli attori principali erano e devono restare i ragazzi”. 

Questo è l'appello che Marcello Pedone, ex assessore al patrimonio ed al demanio, durante l'amministrazione di Vincenzo Genduso, ha voluto rivolgere, oggi, al sindaco Mario Conio. L'intervento riguarda l'area 'Pump Track', consegnata alla cittadinanza durante una cerimonia, il 21 aprile 2017 (LEGGI LA NOTIZIA QUI). Pedone, aveva seguito e curato l'intero iter dietro la nascita di questo spazio pubblico. Di quella giornata di festa oggi è rimasto soltanto il ricordo. Solo pochi giorni fa l'area versava in una condizione di abbandono e degrado, se non fosse stato per l'intervento dei volontari della Protezione Civile (LEGGI LA NOTIZIA QUI) che hanno proceduto a tagliare la selva di erbacce cresciute in modo incontrollato ed eliminare i numerosi rifiuti abbandonati in questo spazio.

Di fatto la pista Pump Track non è mai stata supportata in quella che era la visione lasciata in eredità dalla precedente amministrazione. In questi anni il sindaco Conio e gli uffici hanno cercato di trovare una soluzione per la mancanza di sicurezza di questo spazio, inizialmente molto utilizzato dai bambini. A distanza di un paio d'anni il progetto non è stato sviluppato anche per assenza di risorse economiche da destinare al completamento dell'opera.

“Desidero puntualizzare alcuni aspetti per chiarezza verso la cittadinanza e tutte le persone che erano state coinvolte nell’iniziativa. - sottolinea Pedone - Parto da una frase impropria citata nell’articolo 'L’area era stata consegnata alla cittadinanza nell’aprile del 2017 e da allora non ha mai avuto la funzione specifica augurata dalla precedente amministrazione'. La precedente amministrazione aveva programmato e pianificato la 'funzione specifica' attraverso un percorso meticoloso e sopratutto partecipato per rispondere ad una esigenza chiesta dai nostri ragazzi/e per realizzare una pista di Pump Track e consegnare alla collettività un'area urbana che prima era abbandonata”.

“Le azioni fondamentali furono acquisire il diritto di utilizzare l’area di proprietà dell’ANAS  che ne ha dato la disponibilità in virtù del progetto proposto, e costruire insieme ai ragazzi del CCR l’idea del progetto, attraverso  un'attiva partecipazione nelle sedute del  consiglio e il confronto con gli uffici, il tutto in un'ottica di sobrietà, risparmio e valorizzazione dell’area. - ricorda l'ex assessore - Contemporaneamente con un ruolo altrettanto importante erano stati coinvolti la Ciclistica Arma per organizzare attività sportive  ed i Ragazzi dell’Istituto Agrario per la messa a dimora della siepe a confine con la strada. Il risultato di tale impegno fu il ricevere un premio in denaro in occasione dell’incontro degli Stati Generali della Partecipazione dalla Regione Liguria che fu impiegato per l’acquisto di tre panchine ed una bacheca posta all’ingresso dell’area Pump Track”.

“L’inaugurazione avvenuta ad aprile 2017 con la presenza delle scuole fu entusiasmante. Era l’inizio di un progetto più vasto ed i ragazzi, avevano compreso che per ottenere quel desiderio bisognava impegnarsi e lavorare insieme e non solo tra di loro, ma anche con i grandi. L’area affidata alla cittadinanza a fine mandato dall’Amministrazione Genduso era un primo importantissimo passo. Per i ragazzi il segnale tangibile che il progetto stava prendendo corpo e che tutti insieme bisognava proseguire per la sua realizzazione complessiva, infatti la natura stessa del Pump Track come desiderato dai ragazzi poteva crescere per step successivi con la partecipazione attiva di tutti”.

Allora che cos'è mancato in questi anni per portare avanti il progetto? “Nulla! - replica Pedone - Bisognava riprendere il discorso ed alimentarlo. Era ovvio che per potere concretizzare il programma complessivo dovevano essere impiegate energie e nuove risorse, magari correggendo anche alcune imperfezioni. Purtroppo ora sembra che sul campo ci sia un un’altra proposta di come utilizzare l’area. Attendiamo gli esiti”.

Stefano Michero

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