Al Direttore - 11 marzo 2019, 08:11

Camporosso: Marco Damele "Il nostro futuro non passa da Internet ma su un progetto chiamato agricoltura"

"Educare i bambini attraverso l'agricoltura, insegnare a seminare, a sporcarsi le mani con la terra, a raccogliere frutta e verdura direttamente dalle piante! Il ricambio generazionale nel nostro settore coincide con la conoscenza e rispetto del nostro mondo vegetale".

“Per guardare con sicurezza al futuro ritengo utile e necessario insegnare ai bambini l'amore per la terra. Per meglio interessarli ai misteri della natura, della riproduzione, della germinazione dei semi e della botanica in generale, occorrerebbe dedicare loro un tratto del giardino della scuola o del terrazzo di casa dove poter ‘iniziarsi’ all'agricoltura incominciando a capirne misteri e bellezza”.

Interviene in questo modo Marco Damele, perito agrario e scrittore con una specializzazione sulle tecniche di gestione e coltivazione biologica e biodinamica e imprenditore agricolo di Camporosso. “Il futuro del nostro pianeta – prosegue - non passa attraverso internet o i social ma attraverso un modello culturale che metta i bambini al centro di un progetto chiamato Agricoltura. Educare i bambini attraverso l'agricoltura, insegnare a seminare, a sporcarsi le mani con la terra, a raccogliere frutta e verdura direttamente dalle piante! Il ricambio generazionale nel nostro settore coincide con la conoscenza e rispetto del nostro mondo vegetale. Conoscere le piante significa innanzitutto capirle. E non è facile e immediato come si potrebbe credere. La città, la vita moderna , i nuovi ritmi sociali ed esistenziali hanno reso precaria la conoscenza, lo spirito d' osservazione e la riflessione ogni volta che ammiriamo un fiore o mangiamo un frutto od una verdura”.

“Per noi tutti – termina Damele - le piante, nella loro straordinaria varietà di esemplari, hanno significato difesa, protezione, cura, alimento, sopravvivenza, bellezza, passione , amore, ma non ne capiamo quasi sempre l'importanza e siamo abituati a non  conoscerne i nomi. La storia dell'umanità dovrebbe essere riscritta attraverso quella di ogni singola pianta, anche dedicando in ogni città vie e piazze a fiori, piante ed alberi”.