Politica - 15 gennaio 2019, 07:11

Imperia: Consiglio comunale monotematico sul futuro dello stabilimento Agnesi, raccolte dall'opposizione le firme per la convocazione

A raccogliere le firme i consiglieri di Progetto Imperia Luca Lanteri e Alessandro Savioli, che hanno coinvolto anche i consiglieri di Forza Imperia Antonello Ranise e Gianfranco Gaggero, Imperia al Centro, Guido Abbo e Edoardo Verda, della Lega Monica Gatti e del MoVimento 5 Stelle Maria Nella Ponte

Un consiglio comunale monotematico sull’Agnesi. Lo hanno richiesto i consiglieri comunali d’opposizione di centro destra che hanno presentato le firme per la discussione della pratica entro i prossimi venti giorni.

A raccogliere le firme i consiglieri di Progetto Imperia Luca Lanteri e Alessandro Savioli, che hanno coinvolto anche i consiglieri di Forza Imperia Antonello Ranise e Gianfranco Gaggero, Imperia al Centro, Guido Abbo e Edoardo Verda, della Lega Monica Gatti e del MoVimento 5 Stelle Maria Nella Ponte. La richiesta di discussione è scaturita dopo le ultime notizie sul futuro dell’ex stabilimento Agnesi, chiuso definitivamente dal dicembre 2016.

“A seguito di delibera di giunta numero 0384 del 20-12-2018 – scrivono i consiglieri -  si invia la richiesta di convocazione urgente di un consiglio comunale monotematico oggetto: ‘discussione sulla destinazione ex stabilimento Agnesi ed area ex Ferriere’ sottoscritta dai consiglieri dei gruppi consiliari Progetto Imperia, Forza Imperia, Lega, Vince Imperia, MoVimento 5 Stelle e Imperia al Centro. Considerato che la multinazionale Colussi ha comprato l’Agnesi nel 1999 e che gli impegni del gruppo Colussi relativi al rilancio dell’attività produttiva dello stabilimento Agnesi e agli investimenti o progetti denominati ‘Porta del Mare- Dieta Mediterranea’… con conseguente creazione posti lavoro, non sono mai stati attuati.

"Visti gli impegni successivi proposti e sottoscritti dal gruppo Colussi dettagliati in un piano sociale-industriale, a seguito di una forte presa di posizione unanime dell’amministrazione comunale precedente, controfirmati dai sindacati rappresentanti dei lavoratori e da Confindustria Imperia che prevedevano:
- il trasferimento di circa 35 lavoratori nelle province di Cuneo, Torino e Firenze;
- la rioccupazione di circa 30 lavoratori a Imperia e pochi altri comunque in Liguria attraverso un progetto dettagliato legato al territorio ligure con ricadute occupazionali specie per quanto attiene la ‘pasta fresca artigianale’ e la ‘produzione di specialità liguri’ oltre al progetto museale per il quale Colussi si impegnava a fornire un piano dettagliato e tempificato circa la realizzazione, la gestione, il piano formativo e i criteri di selezione dei lavoratori;
- la ricollocazione di circa 40 lavoratori in altre aziende entro 50 chilometri".

"Considerato che poco o nulla è stato fatto o controllato per onorare gli impegni presi e sottoscritti e depositati presso Ispettorato del Lavoro di Imperia, a scapito sempre dei lavoratori e delle loro famiglie; preso atto della dismissione da parte del gruppo Colussi dell’attività produttiva dello stabilimento Agnesi concretizzata nel dicembre 2016; vista la recente scissione (settembre 2018) tra Colussi spa e Schiva srl (costituita già in data 11-12-2017) entrambe con sede legale in Milano via G. Spadolini 5, con quest’ultima (diventata proprietaria degli immobili nel Comune di Imperia) avente finalità immobiliare di ampio margine e campo di azione; avendo appreso dagli organi di stampa degli incontri avvenuti recentemente tra il gruppo Colussi e l’amministrazione comunale di Imperia rappresentata dal Sindaco Scajola e dal vice Sindaco Assessore Fossati; si chiede urgentemente una convocazione di un consiglio comunale monotematico per discutere:
- sulla ferma posizione già presa dalla precedente amministrazione di mantenere la destinazione industriale – produttiva prevista nel vigente strumento urbanistico con il vincolo di zonizzazione D senza che mai possa essere modificato con varianti ad hoc sullo stabilimento Agnesi;
- sulla situazione attuale degli ex lavoratori Agnesi e per una risoluzione immediata o a breve termine stante l’esaurimento degli aiuti previsti per legge ai lavoratori e alle loro famiglie, come da impegni presi ed elencati in premessa e depositati presso l’Ispettorato del Lavoro;
- sullo studio del nuovo Puc solo in presenza di un contratto tra gruppo Colussi e Città di Imperia rappresentata da lavoratori, amministrazione comunale, Regione Liguria, Confindustria, cittadini, Ispettorato del Lavoro, forze sociali per garantire la permanenza e l’incremento delle attività produttive nella città di Imperia con particolare salvaguardia e tutela verso tutti coloro che il lavoro lo hanno perso per la sola colpa di essere lavoratori Agnesi;
- sui possibili futuri sviluppi dell’area ex Ferriere (progetto Porta del Mare) introducendo spazi a disposizione di poli tecnologici, aree produttive, aree turistico ricettive, aree per sport e manifestazioni riducendo le parti commerciali e residenziali di cui Imperia non ha bisogno, anzi che recherebbero danno al tessuto commerciale esistente nel cuore di Oneglia;
- di aprire un tavolo propedeutico alla realizzazione del nuovo Puc dove siano presenti oltre che rappresentanti dell’amministrazione comunale e del gruppo Colussi anche rappresentanti ex lavoratori Agnesi, dei cittadini, delle organizzazioni sindacali, dell’Ispettorato del Lavoro e di Confindustria oltre a rappresentanti delle realtà produttive imperiesi, coinvolgendo da subito la Regione Liguria titolare di molte competenze fondamentali;
- di convocare entro 60 giorni un successivo consiglio comunale per addivenire a una deliberazione che individui le più corrette linee di sviluppo a tutela dei lavoratori, dei cittadini imperiesi e della città di Imperia”.

Redazione