Casinò in picchiata in tutta Italia: per Sanremo due milioni in meno ma a Saint Vincent 180 licenziamenti in arrivo

Se Atene piange Sparte non ride. E se a Sanremo qualche lacrimuccia scende ogni qualvolta si debbono prendere in mano gli incassi mensili del Casinò, nelle altre sale da gioco italiane, si singhiozza decisamente, vista la situazione.

Se si esclude Venezia, infatti, i problemi delle case da gioco ‘convenzionali’ in tutta Italia è drammatica e solo Sanremo, tra le altre tre, riesce ancora a sopravvivere, seppur con cali costanti degli incassi, confermati anche ieri da quelli di novembre. Ma il gioco ‘ovunque’, dettato dalle nuove tecnologie ed in Italia dalle slot di bar e tabacchini, sta sconvolgendo il panorama dell’azzardo.

Dopo la chiusura per fallimento del Casinò di Campione (una vicenda ancora in atto che ha messo in ginocchio una località che era considerata un ‘paradiso’ fino a poco tempo fa) ora c’è Saint Vincent che è sull’orlo di una drammatica crisi. E questo nonostante il Casinò della Vallee (al contrario di quanto accaduto a Sanremo) abbia fatto registrare a novembre un’impennata degli incassi, che hanno fatto segnare un +33% rispetto al 2017.

Ma, intanto, tra oggi e domani, l’Amministratore Unico della società che gestisce l’azzardo valligiano, firmerà l’avvio della procedura di licenziamento collettivo per 170-180 dipendenti, di cui 50 del Grand Hotel Ballia. Si tratta di un taglio che riguarda oltre un quinto dei dipendenti della casa da gioco, che raggiungono al momento un totale di circa 600. La decisione arriva ad una ventina di giorni dalla richiesta al tribunale di Aosta, di accesso alla procedura di concordato preventivo, presentata dalla società di gestione del Casinò.

Tutto questo in un momento di grande confusione del gioco d’azzardo in tutta Italia. Da una parte le continue perdite dei Casinò convenzionali (proprio ieri quello di Sanremo ha confermato il trend in ribasso anche nel mese di novembre) e dall’altra gli orari di apertura delle slot di bar e tabacchini, che stanno generando discussioni, anche e soprattutto dopo l’ordinanza del Sindaco di Ventimiglia.

Ed ora cosa ci si aspetta dal futuro dell’azzardo? Sanremo, almeno per ora, riesce a vivacchiare sulle sabbie mobili di incassi che comunque tendono sempre a calare. Se, qualche anno fa non fosse stata presa la decisione di ridurre il personale ed anche gli emolumenti di chi è rimasto, si sarebbe già abbattuta una ulteriore ‘scure’ sui dipendenti. Certo che il continuo calo degli incassi non fa pensare ad un roseo futuro, ma l’avvento del gioco ‘diffuso’ non fa nemmeno presagire a qualcosa di buono. In Francia, lo ricordiamo, da tempo sono state vietate le slot nei bar e nei tabacchini ed ora l’ordinanza di Ventimiglia (se seguita da altri comuni) potrebbe sicuramente cambiare qualcosa.

Intanto bisogna rimanere alla finestra, sperando in un buon dicembre che possa far risollevare le sorti del Casinò matuziano, anche se i due milioni di perdita rispetto al 2017 non saranno certo recuperati. Un mantenimento sui livelli attuali sarebbe già un successo, ma il 2019 rimane sempre pieno di incognite per tutte le 4 case da gioco italiane, Sanremo compresa.