Un petalo di rosa blu
Deposto lì, dove la salsedine si mescola ai colori dell’autunno, foglie sparse sul terreno, e mattonelle scomposte dalle radici dei pini, coprono attorno. Una panchina nella solitudine. Le pieghe del legno, annerite dal sole estivo. Un petalo di rosa blu.
Come il bianco cambia se stesso, assorbe, si trasforma per rendersi affascinante agli occhi semplici e brillanti. Ricurvo ad accogliere il rumore del vento, come uscito da una conchiglia, avvolto nel velluto delicato. Sussurra una voce, interrompe il flusso di una vita monotona, accelera il battito, pulsa colore ovunque, raggiungendo le estremità. Non si può pensare che tutto torni indietro, che si annulli la sfumatura, che le superfici tornino bianche. Il blu lo rende unico, diverso.
Accarezzato da parole che tutti potrebbero dire, ma che hanno un gusto diverso, che crea gioia. La regalità del sangue blu è solo il frutto della sua presenza. Un brivido. Le mani sfiorano delicatamente, come seta. Rughe invisibili di bellezza accecante. Un profumo che si mescola al ricordo, malgrado la loro ineffabilità, malgrado sia quasi impossibile vederli uniti. Ma perfetti e sorridenti, mentre la vita scorre come sabbia tra le dita, fermata dall’imperfezione di due volti vicini, così unici da veder vibrare il sole emozionato come un bambino nella purezza infinita del proprio sentimento.
Ci sono stelle cadenti che nessuno vede… Si tuffano negli oceani, cullate dalle onde. Un giorno le ritroveremo su una spiaggia. Al tramonto.