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| 27 ottobre 2018, 15:00

A Lingueglietta (IM) la cucina di Riccardo e Chiara regala grandi emozioni

Una proposta gastronomica fra le più interessanti dell'entroterra del Ponente ligure.

A Lingueglietta (IM) la cucina di Riccardo e Chiara regala grandi emozioni

Lingueglietta è uno dei luoghi più belli del ponente ligure, a pochi minuti dalla costa e inserito con pieno merito fra i “Borghi più belli d'Italia”.

Il paese si sviluppa intorno al castello ed alla chiesa medievale, con carruggi ben pavimentati e collegati da rampe e passaggi coperti, che nascondono una piccola curiosità: sotto l'archivolto della loggia municipale si trovano ben conservate le antiche unità di misura in pietra per olio, vino e grano ed anche quella lineare della canna.

Tutto intorno al paese si sviluppa una zona collinare caratterizzata dalla coltura predominante dell'olivo e che alimenta una gastronomia tipicamente ligure.

All’ingresso del paese in una casa in pietra elegantemente ristrutturata si trova questo grazioso ristorante, che dispone di una sala con circa venti coperti, che possono aumentare in estate grazie alla splendida terrazza, da cui si gode di una incantevole vista sul mare.

Il locale porta ancora il nome di “U Titti” con riferimento alle precedenti gestioni, anche se da poco più di due 2 anni è stato rilevato, completamente rinnovato, e comincia ad essere conosciuto con i nomi di “Riccardo e Chiara”, i nuovi gestori di origine lombarda, che hanno scelto di mettere le radici a Lingueglietta.

Per quanto riguarda la sala, Chiara mostra una grande attenzione ai particolari: dalle candele alle tovaglie, dalla scelta del colore delle pareti alla presenza di pannelli antirumore per finire alle luci ed al calore della sua accoglienza.

Ma il rinnovamento non ha riguardato solo l’interno, ma soprattutto la proposta gastronomica, che è oggi una delle più interessanti ed emozionanti del nostro entroterra: un’autentica perla nello scrigno di questo incantevole borgo.

Riccardo Farnese, lo chef, è di Varese, ha lavorato in importanti ristoranti stellati in Lombardia, Alto Adige e Valle d’Aosta, prima di approdare alla Meridiana di Garlenda, dove ha conosciuto Chiara e con cui ha deciso di iniziare questa nuova avventura. Per allontanarsi dalla costa e salire lungo le curve e tornanti che portano a Lingueglietta, i clienti devono avere una motivazione, che non può essere solo quella del posto, per quanto bellissimo. Se vuoi conquistarti uno spazio fra le tante proposte dell’entroterra, non puoi aggiungerti banalmente a quanti propongono in quantità frittelle e ravioli o coniglio e cinghiale, ma devi avere il coraggio di cercare una strada nuova, quella di una cucina con piatti in grado di regalare emozioni.

E se vuoi che i clienti tornino a trovarti ancora devi avere la capacità di variare completamente la tua proposta con una cadenza mensile, mescolando esperienze diverse e senza mai cedere alla confusione. L’ho provato una sera di ottobre, quando con il calo del turismo è più facile trovare posto, e dopo l’insistenza di alcuni amici che da tempo me lo segnalavano come locale “assolutamente da provare”.

Sono rimasto colpito dalla professionalità di entrambi: la cura dell’accoglienza e la gestione della sala cortese e puntuale, compreso un cortese avviso inserito nella carta di disattivare la suoneria del cellulare, e la scelta fra 16 piatti in carta, una proposta nell’insieme complessa e innovativa. E se non volete scegliere potete affidarvi con fiducia ai due menù degustazione: 5 portate a euro 40 o 7 a euro 55, che rappresentano un rapporto qualità prezzo molto difficile da trovare in questa zona e che spiega il motivo per cui è preferibile prenotare con largo anticipo.

 

La tradizione del pane fatto in casa, che da queste parti ed in queste vallate è importante, la trovate nel cestino che viene servito in tavola appena seduti, preparato con farine particolari e miscele originali, fra cui una pregevole focaccia.

Eccovi qualche suggestione:

 

Uovo con seppie, in deliziosa compagnia di acciughe limone e nocciola

 

Salmerino di fiume con zucca agrodolce in perfetto contrasto con caffè di cicoria e zenzero

 

Ombrina in perfetto equilibrio con lamponi fermentati

 

Palamita con radicchio in agrodolce, fico, pistacchi e agrumi

 

Raviolo con costa bruciata, ceci, totanetti e pata negra

 

Cervo, insieme alle lumache una delle passioni dello chef  con pere, birra scura, sedano rapa e bacche di sambuco sorprendente per l’armonia dei sapori 

 

Originale anche il dessert raffinato e delicato

La carta dei vini presenta etichette selezionate con attenzione, in grado di accontentare tutte le esigenze e proposte a prezzi corretti.

Uscendo dal locale non potrete non notare il clima di serenità e tranquillità in cui opera tutto lo staff di sala e di cucina: nel complesso sono tutti giovani con grande passione e voglia di migliorare, anche se il livello del locale è già degno di lode, se non di stella.

Ed all’orizzonte c’è la recente partecipazione al programma “Alessandro Borghese – 4 ristoranti”, che potrebbe regalare qualche piacevole sorpresa.

Riccardo e Chiara vi aspettano a Lingueglietta in via Francesco Dolmetta, n.2 telefono 0183.754510 e dispongono di una vivace pagina facebook.

Giuseppe Dosio

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