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Sanità | 21 ottobre 2018, 07:00

Intossicazione da funghi: come capire i sintomi e consigli per cucinarli

Periodo d’autunno, periodo per molti per cercare funghi: belli, buoni ma a volte anche molto pericolosi.

Intossicazione da funghi: come capire i sintomi e consigli per cucinarli

 

Periodo d’autunno, periodo per molti per cercare funghi: belli, buoni ma a volte anche molto pericolosi. Soprattutto se si conoscono poco, se si fanno controllare “ a quello bravo”, ma non agli addetti ai lavori: micologi, ai funzionari addetti all’Asl, ai professionisti.

Da sintomi lievi che passano, a un’insufficienza epatica grave mortale…

 

Sintomi:

crampi allo stomaco, sudorazione, vampate di calore, vomito e diarrea.

 Febbre alta, polso accelerato, battito cardiaco irregolare, abbassamento della pressione sanguigna, mal di testa, debolezza, vertigini, visione offuscata, restringimento delle pupille, respirazione difficoltosa e dolori al petto, stanchezza, sete eccessiva.

Fino ad arrivare alla perdita di coordinazione, allucinazioni, vertigini, confusione, delirio, convulsioni, coma…a volte morte.

Alcuni veleni contenuti nei funghi causano danni renali o epatici, che possono essere identificati con la comparsa d’ittero (colorazione gialla della pelle) . tuttavia, esso si può manifestare dopo un certo tempo, ma è fra i sintomi più gravi e deve essere trattato con estrema urgenza.
Come negli altri tipi di avvelenamento bisognare agire subito: ogni perdita di tempo significa maggiore probabilità d’irreversibilità.

 (vedi articolo precedente sugli avvelenamenti)


Remissione e sintomi secondari: Dopo la comparsa dei primi sintomi vi può essere un periodo di remissione (uno o due giorni) in cui il paziente comincia a sentirsi meglio: attenzione a non farsi trarre in inganno in quanto, subito dopo ci può essere una riacutizzazione con un impegno di fegato e reni.

Questo periodo di remissione può verificarsi nell’avvelenamento da alcuni dei funghi mortali: Amanita phalloides, Amanita virosa e Amanita verna. Questo esordio ritardato di sintomi gravi può verificarsi anche con altri tipi di fungo.

In questi casi l’accesso ai soccorsi deve essere immediato.

Consigli quando si consumano funghi a casa:

non mischiare più funghi insieme e mantenerne una piccola parte in frigo da portare al medico
- ricordarsi QUANDO abbiamo mangiato i funghi registrare e QUANDO sono apparsi i sintomi. Ciò è vitale perché i sintomi dei funghi più velenosi e mortali possono richiedere molto tempo per svilupparsi. Tra l’ingestione e i sintomi possono passare anche due giorni.
- In alternativa, se non abbiamo tenuto un campione dei funghi, rendere dettagli circa gli esemplari che sono stati consumati: habitat, dimensione, colore, tipo di stelo e gambo, senza branchie o altre forme di funghi, spugnole, staffe, tartufi: più dettagliate saranno le note più possibilità avrà un micologo di individuare le specie che hanno causato i problemi.

- Che cosa avete bevuto? Alcuni funghi bevuti associati ad alcolici possono scatenare una reazione allergica



Ricorda Non credere ai vecchi racconti 'su come distinguere tra funghi commestibili e velenosi: sono sciocchezze . Anche Il gusto non è d'aiuto. Alcuni dei funghi più velenosi mortali possono essere molto saporiti. Claudio, l' Imperatore romano, è stato ucciso da un misto di  Amanita phalloides in un piatto di funghi , suoi preferiti , piuttosto simili, ma deliziosi: l’ Amanita cesarea.

Alcuni funghi, se consumati ben cotti, perdono la loro tossicità perché le loro tossine sono termolabili, cioè perdono efficacia col calore.. ma questa non è una valida opzione per rischiare…

Talvolta, alcuni pazienti possono avere una reazione allergica ad alcuni funghi commestibili o addirittura in casi estremi, a tutte le specie di funghi. Anche alcuni funghi commestibili possono essere tossici se sono vecchi e  deteriorati o se sono stati contaminati da alcuni altri organismi fungini.

Di seguito i funghi tossici mortali italiani:

Amanita phalloides

Amanita phalloides var. alba

Amanita verna

 Amanita virosa

Cortinarius orellanus

Cortinarius semisanguineus

Cortinarius speciosissimus

Entoloma sinuatum

Galerina marginata (porcino rosso)

Gyromitra esculenta (spugnola falsa)

Lepiota cristata (falsa bubbola)

Sarcosphaera crassa

I funghi devono essere controllati da personale esperto e qualificato : il “sembra buono...” non basta.

                                                                                                                  Roberto Pioppo

Bibliografia:

Funghi tossici e velenosi – P. Angeli, E. Lazzarini, R. Para – Hoepli – pag. 9-10; 25:32

Funghi – L. Fenaroli – Giunti – pag. 5-6; 12.

Della Maggiora M., Mannini M., 2008, Funghi buoni... o "buoni da morire", In: Io sto con i funghi, Associazione Gruppi Micologi Toscani, Villa Verucchio(RN), La Pieve Poligrafica Editore, pp. 163–192.

La Chiusa L., 2002, Il grande libro dei funghi, d'Italia e d'Europa - Commestibili e velenosi, dove cercarli e come riconoscerli, Milano, De Vecchi.

 

Responsabile di Rubrica            :       Roberto Pioppo

Contributo Psicologico              :       Dott.ssa Irene Barbruni

Contributo Ricerca Oncologica  :      AIRC,  Associazione Italiana Ricerca sul Cancro

 

 

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Il sottoscritto e Sanremonews in questo caso non ne rispondono.

 

Compito dell’infermiere è la somministrazione della cura, il controllo dei sintomi e la cultura all’ Educazione Sanitaria.

 

Roberto Pioppo

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