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Al Direttore | 19 ottobre 2018, 07:41

1893: la questione anarchica nel carteggio tra il Console d'Italia a Nizza e il Prefetto di Porto Maurizio

Nello scritto del nostro lettore Pierluigi Casalino.

1893: la questione anarchica nel carteggio tra il Console d'Italia a Nizza e il Prefetto di Porto Maurizio

Dopo una nota del 18 novembre 1893, inviata al Ministro dell'Interno dal Regio Console d'Italia a Nizza in merito alla presenza degli anarchici italiani in quella città francese, anche in Italia si intensificava la vigilanza intorno ai moti anarchici nel Vecchio Continente soprattutto dopo gli eventi di Barcellona e di Marsiglia.

In particolare il rappresentante del governo italiano a Nizza poneva l'accento sulla crescente sorveglianza della polizia francese sul movimento e sulla circostanza che le autorità di Parigi il 1 maggio 1892 avevano adottato misure straordinarie e molto severe a contrasto della propaganda anarchica, in vista della stessa espulsione di elementi anarchici  stranieri residenti in Francia. A tale riguardo il Prefetto di Porto Maurizio veniva avvisato che si sarebbe potuto verificare un riflusso verso l'Italia di anarchici stranieri proprio al confine italo francese di Mentone e Ventimiglia con rischi per la sicurezza del Regno d'Italia. Con due successive e separate lettere del 20 e 22 novembre 1893, indirizzate  sempre al Prefetto di Porto Maurizio, lo stesso Console d'Italia a Nizza forniva al rappresentante del governo  italiano nel Ponente Ligure un elenco dettagliato degli anarchici stranieri presenti a Nizza e di quelli passibili di espulsione dalla Francia.

Nella lettera del 22 novembre 1893, peraltro, si leggono queste parole:"Per opportuna intelligenza comunico a V.S.Illustrissima la copia di in mio rapporto di ieri al Ministro degli Affari Esteri  circa gli anarchici in questa città, aggiungendo che secondo le ultime notizie ricevute vi ha luogo a ritenere che essi si preparino all'azione". La galassia anarchica appariva, in realtà, assai calma a Nizza e così nel Ponente Ligure e non si coglievano segnali di anormale agitazione da parte degli anarchici locali. Ciò nondimeno le autorità di p.s. di Ventimiglia venivano messe in allerta.

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