E' spaccatura all'interno del Coordinamento delle Associazioni e il direttivo rassegna le dimissioni.
Questa sera alla Federazione Operaia era in programma la riunione per decidere se entrare o meno a far parte della Consulta per la Cultura ideata dall'amministrazione Biancheri e, tra urla e scontri personali, nessuna decisione in merito è stata presa.
Le associazioni sono spaccate anche se, a quanto pare, molte sembrerebbero favorevoli all'adesione per avere maggiore voce in capitolo nelle varie questioni legate all'organizzazione di eventi e alla promozione culturale. Linea che, però, è in contrasto con l'opinione persona del presidente Mino Casabianca, più volte critico nei confronti della Consulta, da lui definita un “pastrocchio” anche ai nostri microfoni.
Ed ecco che questa sera, dopo oltre un'ora di accesa discussione, il direttivo del Coordinamento ha optato per le dimissioni, rinviando alle prossime riunioni ogni decisione in merito. Ma, a fine serata, Mino Casabianca è stato confermato presidente. Una votazione che non è piaciuta ad alcuni componenti del Coordinamento che, nel frattempo, avevano abbandonato la riunione a seguito delle dimissioni e in contrasto con quanto espresso dal presidente.
Dopo il caos di questa sera è probabile che tutto si decida con future riunioni e che, alla presenza di tutti, possa essere effettuata una nuova votazione per stabilire con maggiore chiarezza l'adesione o meno alla Consulta e la fiducia al presidente Casabianca.
Ricordiamo che la Consulta è nata a seguito del rimpasto di Giunta che ha visto l'uscita dall'amministrazione dell'assessore alla Cultura Daniela Cassini. La sua delega è rimasta vacante, anche se in principio assunta dallo stesso sindaco Biancheri. Poi la decisione di assegnarla all'assessore Nocita con l'idea di creare la Consulta per coinvolgere le associazioni nell'organizzazione e nella promozione degli eventi culturali. Ma, ad oggi, ancora non è arrivata una risposta ufficiale da parte del Coordinamento delle Associazioni.