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Eventi | 13 maggio 2018, 14:36

Bordighera: Il 'Parmurelu d’Oru' 2018 assegnato al giornalista sportivo Renato Ronco

Le motivazioni

Bordighera: Il 'Parmurelu d’Oru' 2018 assegnato al giornalista sportivo Renato Ronco

Il 'Parmurelu d’Oru' 2018, premio istituito dall’Associazione Culturale Descu Rundu di Bordighera e giunto all'undicesima edizione, quest'anno è stato assegnato al giornalista sportivo Renato Ronco.

Ecco le Motivazioni:

Il Descu Rundu è onorato di assegnare il riconoscimento del Parmurelu d’Oru 2018 ad un bordigotto che tanto onore e lustro ha reso alla nostra cittadina: Renato Ronco.

Renato Ronco si è distinto nel campo del giornalismo sportivo con grandi risultati. Ha sempre lavorato con grande entusiasmo e passione, ha affrontato con coraggio la sfida lanciata al giornalismo sportivo agli albori della telecronaca e quando non esistevano ancora trasmissioni su discipline secondarie.

Nel corso della propria carriera, Renato Ronco si è distinto per l’eccellenza e l’unicità della propria produzione giornalistica e del proprio valore professionale, apportando un contributo esemplare nella storia giornalistica sportiva e televisiva. Il grande valore di Renato Ronco è stato anche quello di ricordare sempre i suoi luoghi d’origine, inserendo spesso nei suoi servizi sia audiovisivi sia cartacei immagini degli angoli più caratteristici di Bordighera.

Ronco incarna perfettamente le finalità del nostro premio perché, nonostante abbia toccato i vertici della notorietà televisiva, ha trascorso la sua brillante carriera con il pensiero sempre rivolto a Bordighera.

Renato Ronco (GIORNALISMO)

Il Descu Rundu è onorato di assegnare il riconoscimento del Parmurelu d’Oru 2018 ad un bordigotto che tanto onore e lustro ha reso alla nostra cittadina: Renato Ronco.

Si è distinto nel campo del giornalismo sportivo con grandi risultati. Ha sempre lavorato con grande entusiasmo e passione, ha affrontato con coraggio la sfida lanciata al giornalismo sportivo in vari ambiti agli albori della telecronaca e quando non esistevano ancora trasmissioni su discipline secondarie.

Nato e cresciuto a Bordighera da famiglia bordigotta da almeno tre secoli, all’età di 23 anni ha iniziato l’attività giornalistica sportiva con la rivista “Auto Italiana” della casa editrice Domus.

A 26 anni, insieme a Daniele Audetto, ha dato vita alla Scuderia Automobilistica delle Palme di Bordighera attirando piloti di prestigio anche dal Nord Italia. Grazie alla partecipazione di validi sportivi, in particolare, del concittadino Gigi Taramazzo la Scuderia ha conseguito due Campionati italiani oltre a lusinghieri risultati nei rally, lanciando anche nuovi piloti: in particolare Daniele Audetto che da quest’esperienza ha preso l’avvio per la sua lunga ed importante carriera in campo automobilistico. Per questa iniziativa sportiva della Scuderia delle Palme, Renato Ronco è stato nominato Cittadino Benemerito di Bordighera nel 1970 nell’occasione del cinquecentenario della Città.

Nel corso della propria carriera, Renato Ronco si è distinto per l’eccellenza e l’unicità della propria produzione giornalistica e del proprio valore professionale, apportando un contributo esemplare nella storia giornalistica sportiva e televisiva.

Il grande valore di Renato Ronco è stato anche quello di ricordare sempre i suoi luoghi d’origine, inserendo spesso nei suoi servizi immagini degli angoli più caratteristici di Bordighera. In 32 anni di lunga carriera con Tele Montecarlo, ha mandato in onda 1423 puntate della rubrica automobilistica settimanale, “Crono”, delle quali addirittura 400 ambientate a Bordighera. Alcune puntate sono state dedicate interamente al concorso “Vino vignette e motori” con una trasmissione sull’evento, messa in onda dalla rete nazionale di Odeon TV.

La promozione della città di Bordighera non si è limitata ai filmati televisivi ma si è anche estesa alla carta stampata come ad esempio “Quattroruote”, dove ha esaltato la bellezza della raccolta della mimosa a Bordighera in un servizio con meravigliosi immagini, così come ha pubblicato una lunga inchiesta di cinque pagine sulla viabilità in Liguria partendo proprio da Bordighera.

Su TeleMonteCarlo, tra gli anni ’80 e ’90, ha ottenuto successo con le telecronache “in diretta” della Formula1, con il Processo al Gran Premio di Formula 1, le telecronache “live” delle gare di Formula Indianapolis, oltre a quelle del Motomondiale e alla 24 ore di LeMans.

Nel 1983 e nel 1984 ha realizzato, sempre su TeleMonteCarlo, l’innovativa rubrica della domenica pomeriggio “Week-end”, dove trattava sport all’epoca poco curati dall’informazione giornalistica: la nautica, il golf e molti altri sport minori. Una puntata venne girata totalmente a Bordighera alla scuola di pattinaggio a rotelle che gestiva Aldo Segato. In 50 anni di carriera ha ottenuto premi e riconoscimenti nazionali nel settore motoristico e proprio per la rubrica “Week-end” ha ricevuto il prestigioso premio nazionale “La Torretta”, si pensi che tra gli altri premiati si annoverano personaggi del calibro di Gianni Brera e Mike Bongiorno. Oltre a tanti altri riconoscimenti e premi in giro per il mondo, ha ricevuto a Bordighera nel 1989 la “Rama di Palma d’Oro” nelle manifestazioni del Salone dell’Umorismo per la sua vena ironica durante le telecronache.

Ha anche condotto per tre mesi su TMC nel 1983 un gioco televisivo per bambini e genitori, “Allonsenfants” al quale hanno partecipato molte famiglie bordigotte che ancora oggi ricordano con piacere quella esperienza allegra e spensierata.

Ha diretto gli Uffici Stampa dei Rally italiani più importanti e presentato manifestazioni di prestigio in tutta Italia. Dopo aver girato tutto il mondo e aver conosciuto i più importanti sportivi mondiali con tanti dei quali ha stretto rapporti di amicizia, ora dalla sua casa di Bordighera fa l’opinionista per la rivista “Auto Capital” e per due importanti blog motoristici: autologia.net  e F1Sport.it

Renato Ronco incarna perfettamente le finalità del nostro premio perché, nonostante abbia toccato i vertici della notorietà televisiva, ha trascorso la sua brillante carriera con il pensiero sempre rivolto a Bordighera.

C.S.

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