Eventi - 10 febbraio 2018, 07:44

A San Valentino regala un seme alla persona che ami: Damele "un gesto d'amore e speranza per le nuove generazioni"

Chissà cosa penserebbe Raymond Peynet nel vedere che la festa dei suoi "fidanzatini" timidi e innamorati si sarebbe ben presto trasformata in un apoteosi del consumismo?

Per l'occasione tutti gli innamorati che visiteranno il giorno di San Valentino l'Infopoint della cipolla egiziana ligure di Marco Damele a Camporosso, riceveranno in omaggio un bulbo della pianta divenuta in poco tempo emblema di biodiversità, cultura e amore per la terra.

Chissà cosa penserebbe Raymond Peynet nel vedere che la festa dei suoi "fidanzatini" timidi e innamorati si sarebbe ben presto trasformata in un apoteosi del consumismo? I fiori certo, sono stati e rimangono l'immagine stessa della festa, con quella coppia teneramente abbracciata inseguendo le stelle e l’amore. Ma, usando fantasia e cultura della vita, esistono prodotti ‘specifici’ per San Valentino rimanendo sempre in linea con il tema di gioia del giorno: condivisione e un pizzico di romanticismo ne sono le caratteristiche principali.

“Il 14 febbraio - spiega Marco Damele fautore del progetto - auspichiamo il ritorno al valore della festa da un senso più profondo, con la voglia di dedicare all’altro un pensiero, un dono, un simbolo che va oltre il rito dell’acquisto: donare un seme rappresenta tutto questo. Un seme o un bulbo, oltre al valore simbolico del gesto, rappresentano un forte segnale di condivisione in agricoltura, la più importante risorsa dell’umanità, un atto d’amore che diventa una scelta consapevole nel ridare valore e importanza a quello che la nostra terra rappresenta e rappresenterà per le nuove generazioni: futuro e tutela del territorio. Dalla tradizione infine, un consiglio importante per chi voglia imparare ad amare i fiori, la natura e a vedere la vita in un ottica nuova e diversa: ‘Meglio una casa con tre fiori disposti con amore che una casa piena di fiori messi alla rinfusa nei vasi’. Se poi in casa abbiamo la consapevolezza di avere tre fiori della Riviera Ligure nati da propri semi sarà un guadagno per tutti”.