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Eventi | 16 gennaio 2018, 19:23

Mario Adinolfi al Casinò di Sanremo: “L’emergenza è la denatalità tra cultura della morte e attacchi alla famiglia” (Foto e Video)

Alla presentazione ha preso parte anche il Vescovo della Diocesi Ventimiglia-Sanremo Antonio Suetta

Mario Adinolfi al Casinò di Sanremo: “L’emergenza è la denatalità tra cultura della morte e attacchi alla famiglia” (Foto e Video)

Giornalista, scrittore e promotore del ‘Popolo della Famiglia’, Mario Adinolfi è tra i personaggi più noti e discussi nel complesso dibattito sulla famiglia e sui fondamenti cristiani della nostra società in contrapposizione alle inevitabili evoluzioni della società contemporanea.

Questo pomeriggio è stato ospite ai ‘Martedì Letterari’ del Casinò di Sanremo per la presentazione del suo libro ‘O capiamo o moriamo’, un titolo secco e deciso per centrare il tema della procreazione e della difesa della famiglia ‘tradizionale’.
All’incontro ha preso parte anche Mons. Antonio Suetta, Vescovo della Diocesi di Ventimiglia e Sanremo.

 

Bisogna fare figli, l’emergenza più grave di questo Paese è la denatalità– ha dichiarato Mario Adinolfi ai nostri microfoni – cultura della morte, attacco alla famiglia, regge una società se viene attaccata alle sue radici? La mia risposta è ‘no’. In questo momento stiamo perdendo la partita, ogni anno abbiamo 300 mila persone in meno, desertifichiamo il nostro Paese. O capiamo che è un’emergenza o moriamo come italiani. La nostra soluzione si chiama reddito di maternità, mille euro al mese alle donne che vogliono dedicarsi alla famiglia, credo che sia il momento di investire sulla figura della donna. Dove ci sono politiche famigliari come questa i figli nascono”.

Parlando, invece, di Festival e di politica Adinolfi ha aggiunto: “Spero in un Festival veramente popolare, ho molta fiducia in Claudio Baglioni come direttore artistico. Per le politiche gli italiani scelgano, hanno davanti le opzioni tradizionali oppure scommettere sul Popolo della Famiglia”.

Presente anche il Vescovo Mons. Antonio Suetta che ha incentrato il suo intervento sul tema della vita e della famiglia: “Si parla della vita sia sociale e comunitaria e della vita di ciascuno di noi e pertanto il titolo del libro, oltre ad essere provocatorio, risponde ad una profonda verità. Si tratta di avere una profonda consapevolezza sui fondamenti di una civiltà giusta. L’aspetto del matrimonio è critico e complesso, la nostra zona non fa eccezione rispetto all’andamento generale, anche qui c’è crisi. Spesso la crisi è accentuata da due fattori: da una parte l’età media molto alta e anche la disoccupazione. Tutto questo incide sulla formazione delle nuove famiglie. A ciò si aggiunge la mentalità contemporanea che spesso è indifferente rispetto all’idea del matrimonio. Si privilegiano le convivenze”.

Pietro Zampedroni

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