E’ un’ordinanza urgente quella firmata dal primo cittadino di Ventimiglia, Enrico Iocluano, con cui viene richiesto l’allontanamento dei migranti dall'alveo del fiume Roja. Il provvedimento, che fa seguito al sopralluogo di ieri mattina e che implicata un’operazione di pulizia del lungo fiume a partire dalla giornata di giovedì, prevede l’allontanamento, per ovvie ragioni di sicurezza, di tutti coloro che, da troppo tempo ormai sono accampati lungo il Roja.
“Durante il periodo di chiusura a nuovo ingressi del Campo gestito dalla Croce Rossa Italiana - si legge nell’ordinanza - molte persone hanno trovato ‘riparo’ sul greto del fiume Roja, principalmente nella zona compresa tra il ponte del viadotto autostradale ed il ponte ferroviario e prospicente, il quartiere Gianchette ed il cimitero di Roverino. Nonostante la riapertura del Campo a tutte le persone in transito, molti hanno continuato a permanere sul greto del fiume, ad oggi il loro numero, ancorché presuntivo e soggetto a fluttuazioni giornaliere, viene stimato tra le 150 e le 200 persone.”
Provvedimento che si rende necessario a causa delle possibili piogge e dell’eventualità che l’area si allaghi nuovamente creando situazioni di pericolo per coloro che hanno trovato riparo sotto il cavalcavia.
“In occasione del primo evento atmosferico della stagione, il 9 e 10 settembre scorso - si legge ancora nell’ordinanza - con livello di allerta arancione, nonostante le informazioni da parte degli operatori delle diverse ONG presenti, degli operatori di protezione civile, su sollecitazione del Comune, le persone si sono limitate ad allontanarsi dall’area centrale del corso d’acqua, ma sono rimaste in alveo. Attualmente il Campo Roia ha un numero di ospiti ben al di sotto delle sue capacità di accoglienza (250/300 a fronte di 550 posti).”
La presenza di persone nell’alveo del fiume rappresenta, quindi, un fenomeno anomalo e non gestibile con le usuali norme di protezione civile. Dal sopralluogo effettuato risultano persone presenti anche all’interno dei fornici secondari del Ponte Ferroviario sul fiume Roia, come risulta da verbale di sopralluogo del Comando di Polizia Locale che si è svolto nella giornata di ieri.
“La maggior parte delle persone in alveo non conoscono la lingua italiana - continua l’ordinanza - ed a volte neppure l’inglese o il francese per cui è possibile comunicare con gli stessi solo tramite mediatori linguistici. L’anomalia della presenza in alveo e le difficoltà di comunicazione rendono impossibile predisporre efficaci regole di protezione civile idonee a garantire la pubblica incolumità di tutte le persone presenti in Città. Soprattutto, in caso di allerta meteo potrebbero non esserci i tempi necessari per consentire di rintracciare e mettere in sicurezza le persone in alveo.”
Gli accampamenti sul greto del fiume costituiscono, quindi, un grave pericolo per l’incolumità pubblica sia degli occupanti sia degli operatori del territorio, ovvero v olontari, ONG, protezione civile, VV.FF. e Forze dell’ordine. Da qui la ragione dell’ordinanza urgente che, nella giornata di oggi, è stata preventivamente trasmessa anche al Prefetto.
Nel dettaglio l’ordinanza richiede l’allontanamento dai fornici secondari esistenti del Ponte Ferroviario sul Fiume Roja, delle persone presenti indicando come punto di riferimento la struttura di accoglienza del Campo Roia entro il termine perentorio un giorno e mezzo dalla pubblicazione dell’ordinanza. Inoltre, invita le associazioni di volontariato e i mediatori culturali di informare le persone migranti del contenuto del provvedimento.