- 27 ottobre 2017, 17:00

Camminar Taggiasca

Tempo di olio nuovo, Olioliva è alle porte, olive taggiasche o giuggioline, Dop o non Dop, questo è il cultivar-problema, intanto domenica 29 ottobre ci sarà la prima edizione della Camminata tra gli Olivi, un giorno tutto dedicato ai preziosi alberi del nostro entroterra, 119 i paesi coinvolti in Italia, di cui nove nella Liguria di Ponente (vedi qui il programma completo con le escursioni).

Da Imperia a Taggia, passando per i borghi sulle alture, avremo l’occasione di scoprire qualche angolo del territorio che pensavamo di aver dimenticato, anche se le mulattiere, le caselle, le chiesette, i terrazzamenti, le vallate boscose, un minimo di fatica, un pochettino di sudore, tutte queste cose, queste sensazioni, appartengono alla nostra cultura.

Tempo di olio nuovo, di gesti e sapori antichi come la storia ligure, di previsioni catastrofiste (o realiste?) che parlano di cambiamenti climatici, mutamenti antropici - l’uomo non coltiva più, abbandona, costruisce, affonda nella terra e nel cemento - di siccità minacciosa, raccolti a rischio, buchi nel Roja che disperdono acqua, tubi marciti e assottigliati, dispersioni idriche, acquedotti riparati o irreparabili, poi l’acqua filtrata dal depuratore, non potabile ma pulita, migliaia di metri cubi che finiscono in mare ogni giorno, immane spreco, anziché essere pompati verso le colline, dove ci sono giardini e campi da irrigare, terreni secchi, assetati.

Camminar Taggiasca, perdersi nel verde, ritrovarsi a contemplare quella montagna di cui non ricordiamo il nome. Magari qualche sindaco illuminato riconoscerà il potenziale di questi percorsi ottobrini, divagazioni campestri, enogastronomiche, culturali, che meriterebbero di essere raccontate, inserite in una guida d’itinerari locali, segnalate con piccoli cartelli, promosse per il turismo slow, camminar sostenibile, piace molto agli stranieri, visitare un frantoio, assaggiare il pane con l’olio delizioso, imparare a sbattere le olive, stendere le reti, nell’entroterra che può rivivere.

Luca Re