Ventimiglia Vallecrosia Bordighera - 25 settembre 2017, 17:00

Che cosa manca in via Cascione

Non si sa ancora quando, ma supponiamo presto, arriveranno gli attesissimi arredi - espositori e box di vendita - per il nuovo mercato coperto di Porto Maurizio. L’assessore Guido Abbo ha spiegato che la riqualificazione della struttura comunale “costituisce l’ultimo tassello della profonda trasformazione di via Cascione” e, più in generale, del centro storico portorino.

Non esattamente.

Restringendo il campo alla sola via Cascione fresca isola pedonale, ecco che cosa manca, non necessariamente di competenza municipale:

  • Maggiore pulizia. Senza un periodico e accurato lavaggio con spazzoloni e detergenti specifici, le belle basole sabbiate assumeranno una caratteristica quanto sgradevole patina nerastra, punteggiata di macchie, macchioline e chiazze, di cui il passante può già intravedere una sistematica campionatura.
  • Un pochino di arredo urbano. Senza esagerare, anch’io mi proclamo un fan del minimalismo funzionale e della continuità cromatica (vada per il grigio), però ecco, alcune fioriere giganti con annesse sedute, soprattutto nella parte bassa così larga e spaziosa, non credo nuocerebbero all’essenzialità del progetto.
  • Ah, già che ci siamo, un paio di cestini? E magari rimuovere quei bancali, abbandonati lì non si sa bene per quale scopo?
  • Riapertura del teatro Cavour, così per ricordare en passant che Imperia avrebbe un teatro.
  • Utilizzo in qualche maniera della Banca d’Italia, ma sono consapevole che questo punto rientra nell’immaginario utopistico cittadino.
  • Installazione dei varchi con telecamere per individuare i furbetti che entrano nella via in auto senza permesso; qui purtroppo siamo soggetti alle lungaggini ministeriali.
  • Se poi qualche altro bar o negozio decidesse di rifarsi il look, rinnovando arredi e vetrine, darebbe certamente una marcia in più all’intera via.
  • Mi piace trastullarmi con l’idea di una via Cascione pedonale fino in fondo, anche dalla galleria in giù, con nuovi esercizi commerciali, dehor, un po’ di verde… meglio tornare con i piedi per terra!

Luca Re