- 22 maggio 2017, 17:00

La pedalata dei disinnamorati

La passeggiata degli innamorati: bici sì o no?

Premesso che forse avrei chiuso un occhio e quelle multe non le avrei fatte: con le biciclette propendo per una certa indulgenza, a patto che i ciclisti rispettino le regole base di convivenza-sopravvivenza con i pedoni. Ciò posto, a Imperia ogni occasione è buona per far scoppiare un caso dove non esiste un caso.

Dunque: i vigili urbani, dopo varie segnalazioni pervenute al comune, hanno multato i ciclisti sulla passeggiata degli innamorati. Le persone coinvolte si sono arrabbiate (ho visto due ragazzi discutere con gli agenti dopo essere stati fermati in flagranza di pedalata). I ristoratori della Foce hanno protestato, perché secondo loro questo eccesso di zelo allontana i turisti. L’assessore Giuseppe De Bonis ha motivato il blitz con esigenze di sicurezza: la passeggiata è solo pedonale, le bici che sfrecciano sono un pericolo.

Ora, è bene scrivere che Imperia NON è una città amica delle biciclette, perché priva di qualsiasi pista ciclabile o corsia riservata ai velocipedi sulle carreggiate. Quindi NON esiste alcun percorso alternativo alla via degli innamorati per chi pedala, a parte corso Garibaldi ma SOLO sull’asfalto, evitando il marciapiede, perché tutti i marciapiedi a rigore di codice della strada sono interdetti alle bici e di conseguenza, chiunque stia pedalando su un marciapiede qualsiasi, non importa quanto sia largo, potrebbe essere multato.

Il problema è che la passeggiata degli innamorati in molti punti è stretta, quindi la convivenza-sopravvivenza tra pedoni e due ruote è più difficile, suscettibile di lamentele. Non credo si arriverebbe mai a multare una bici che so, sui marciapiedi della spianata a Oneglia.

Allora qualche consiglio: al ciclista (scendi dal sellino per quel breve tratto, è ugualmente bellissimo), al pedone (manda a quel paese solo i ciclisti che corrono, sii tollerante con gli altri), al comune (progetta una città più a misura di “mobilità sostenibile”, cioè con meno auto), al vigile urbano (vai più spesso a multare chi, con il suo comportamento, offende il senso civico dei disciplinati: ad esempio le vetture posteggiate sulla strada all’inizio del molo, alla Marina, anche se poche decine di metri dopo c’è un ampio e comodo parcheggio regolare). Quello sì che sarebbe un sacrosanto fioccare di multe!

Luca Re