Politica - 21 febbraio 2017, 18:42

Sanremo: il capogruppo PD Mario Robaldo a Roma per l’assemblea del partito: “La scissione è assurda, manovre da Prima Repubblica”

“Ormai abbiamo superato ‘Tafazzi’, rispetto a noi è un pivello. In questo momento dividersi è come fare gli aeroporti per le forze populiste”.

Sono giorni decisivi per le sorti del Partito Democratico dopo l’assemblea romana che ha visto le dimissioni dell’ex segretario Matteo Renzi e la tanto chiacchierata e paventata scissione da parte della minoranza. Una scelta che segna in modo indelebile l’immediato futuro del partito nato per unificare le diverse anime del centrosinistra. A Roma c’era anche il capogruppo Pd in consiglio comunale Mario Robaldo con Marisa Zilli di Dolceacqua e la Senatrice Donatella Albano.

Ormai abbiamo superato ‘Tafazzi’, rispetto a noi è un pivello – ironizza Robaldo – in questo momento storico dividersi è come fare gli aeroporti per le forze populiste. Per me è assurda la scissione, come era assurdo andare avanti con le divisioni. Sono manovre da Prima Repubblica e non si mettono al centro gli interessi del Paese. Molto probabilmente ci sono altre cose dietro, qualcuno non ha avuto le poltrone che gli interessavano e ha aspettato il momento giusto per ricambiare il favore. Si va verso il proporzionale e a stare dentro un grosso partito c’è il rischio di non passare. Stando in un gruppo più piccolo possono passare e offrire appoggio al governo in cambio di…”.

Robaldo ha le idee chiare e vede anche uno scarso interesse nei confronti del Paese: “Devi valutare anche le conseguenze per i cittadini, in questo momento storico non puoi mettere davanti il tuo interesse a quelli nazionali”. E poi un paragone con la situazione politica sanremese: “A Sanremo siamo in una coalizione ampia perché c’è un Sindaco attento. Invece che guardarci in faccia per le nostre differenze, vogliamo condividere delle proposte per la città”.

E il futuro che cosa riserva per il PD? “Si va verso una fase nella quale la gente è stanca della politica e si lancia verso Salvini o Grillo, c’è questo pericolo – commenta Robaldo – vedo la degenerazione della politica, il rischio è che esca di tutto e questa situazione è facilmente cavalcabile da chi non si interessa della politica. È una grossa responsabilità”.

Pietro Zampedroni