Sanità - 20 gennaio 2017, 11:27

Salute: abbiamo chiesto al Dott. Trapani quanto sia importante lo sport per i bambini

Nei giorni scorsi abbiamo incontrato il noto pediatra sanremese Dott. Gianfranco Trapani e gli abbiamo chiesto di spiegarci l'importanza dell'attività fisica fin dall'infanzia.

Nei giorni scorsi abbiamo incontrato il noto pediatra sanremese Dott. Gianfranco Trapani e gli abbiamo chiesto di spiegarci l'importanza dell'attività fisica fin dall'infanzia.

Che rapporto c'è tra il gioco e lo sport nei bambini?

"Non è mai troppo presto - ci ha spiegato Trapani - per impostare uno stile di vita che faccia del movimento una parte integrante e fondamentale della quotidianità. Il bambino per sua natura è portato a giocare, correre, saltare: non sarà dunque difficile per voi genitori incoraggiarlo fin dalla primissima infanzia a fare movimento, semplicemente assecondando questo suo impulso istintivo. Ricordate che per i bambini piccoli non si parla di attività sportiva ma di attività ludica, ovvero di gioco."

Quanto è importante stimolare un bambino perché faccia movimento?

"Giocate con lui, create occasioni di incontro con altri bambini, portatelo spesso fuori casa: ai giardini, al parco, al mare. Non abbiate paura se, giocando, gli capiterà di cadere: lasciate che corra liberamente, limitandovi a garantirgli un minimo di sicurezza durante il gioco. Regalategli oggetti che lo impegnino in un’attività fisica (una palla, un triciclo…) piuttosto che giocattoli ‘sedentari’, e chiedete anche a parenti e amici di privilegiare questo genere di regali."

Se fa troppo freddo e non si può proprio uscire?

"Anche in casa si possono fare dei semplici giochi di movimento… senza distruggere l’appartamento! Certo, giocare in compagnia e all’aperto è più divertente, ma, se il clima non permette di uscire o se ci sono altri impedimenti di qualsiasi tipo, lo scopo di svagarsi e fare attività fisica si può raggiungere anche al chiuso. Per esempio, vostro figlio potrà usare una palla per sedersi sopra e rotolare. Oppure potete proporgli dei piccoli esercizi di resistenza, come stare sdraiato sul tappeto, con le braccia tese all’indietro, cercando di sollevare il bacino da terra. Per incentivarlo, fategli notare i progressi ottenuti, lodandolo ogni volta."

A che età potrà praticare uno sport?

"Solo quando sarà più grande, potrete avviare vostro figlio alla pratica di una vera e propria attività sportiva. Quando sarà il momento di scegliere, tenete presente che non esiste uno sport migliore di un altro: l’importante è che sia adatto al grado di maturazione fisica e intellettiva di vostro figlio, e soprattutto al suo carattere.

Fondamentale, poi, è che il bimbo lo pratichi volentieri. Può provare diverse tipologie di attività sportiva ma non aspettatevi mai che diventi un campione, lo sport è solo sinonimo di salute se viene svolto senza sforzo eccessivo e con piacere.

L’attività sportiva dovrà essere sempre intesa come un momento di gioco, di divertimento e di salute, e quindi non dovrà mai essere fonte di stress psicologico, né dare condizionamenti fisici troppo spinti e inadeguati alle caratteristiche di vostro figlio, o provocare squilibri nelle sue abitudini alimentari. Assolutamente vietato, quindi, almeno fino ai 10 anni, spingerlo a impegnarsi in gare, che sono fonte di ansia e stress (quindi di malattie), né a intraprendere più di un’attività sportiva per volta. Per tutta l’infanzia e la preadolescenza, lo scopo principale dello sport dovrà essere quello di favorire lo sviluppo psicofisico del bambino, evitando che trascorra troppo tempo chiuso in casa, magari davanti al televisore o al computer ."

Se avete piacere di incontrare di persona il Dott. Trapani e porre ulteriori domande, non perdetevi allora il 1° Convegno Distrettuale Young che avrà come tema: "Lo sport al Femminile" e che si terrà sabato 21 gennaio alle 9.30 presso Villa Ormond. Il pediatra sanremese sarà uno dei relatori scentifici.

Maurizio Losorgio