Ventimiglia Vallecrosia Bordighera - 12 dicembre 2016, 17:00

Habemus Frecciargentum

Habemus Frecciargentum! Va dato atto, alla giunta regionale guidata da Giovanni Toti, di non aver mai mollato la presa con Trenitalia per ottenere una nuova coppia di convogli veloci Genova-Roma. Le frecce d’argento tanto agognate, quelle che dovrebbero rompere l’isolamento ferroviario della Lanterna, partiranno in via sperimentale a fine gennaio 2017.

Non più tardi di qualche settimana fa, c’era stato lo schiaffo dell’azienda alla Regione, con l’allungamento dei tempi di percorrenza per i treni Frecciabianca a quasi cinque ore da Genova alla capitale. Rileggi Insider: Genova-Roma sul Freccialenta Poi però è arrivata la concessione delle ferrovie, nell’ambito degli accordi per rinnovare il Contratto di Servizio: un assaggio di “alta velocità” che sembra un regalo dovuto, per ricambiare l’intesa siglata con Piazza De Ferrari che consentirà a Trenitalia di gestire il trasporto su ferro in Liguria fino al 2032.

L’alta velocità tra virgolette è d’obbligo, perché i convogli Frecciabianca sono già in grado di correre tra il capoluogo ligure e Roma in poco più di quattro ore, passando per Firenze Campo di Marte (sono rimaste due coppie con queste percorrenze nel nuovo orario invernale).

Quindi con le carrozze argentate il guadagno netto sarebbe di una ventina di minuti, rispetto alla migliore offerta esistente. La seconda considerazione è che stiamo parlando di treni “a mercato”. L’incognita è sul fattore di carico (load factor), cioè il rapporto tra posti disponibili e passeggeri paganti. I biglietti venduti saranno sufficienti a coprire i costi del servizio? Molto dipenderà dagli orari in cui Trenitalia riuscirà a infilare le frecce liguri nella direttissima Firenze-Roma, notoriamente affollata con Frecciarossa e Italo.

Gli orari saranno abbastanza comodi da intercettare la domanda di passeggeri - dirigenti e imprenditori - cui si rivolge in primis il treno veloce? O le carrozze saranno vuote? Da considerare anche il prezzo del viaggio, mediamente più caro di un buon 15-20% rispetto alle tariffe base della soluzione attuale (Frecciabianca). Non è per fare gli uccelli del malaugurio, ma è ancora presto per cantare vittoria.

Per il momento, la velocità appartiene più che altro alla retorica della “giornata memorabile”, come quella che ha inaugurato il raddoppio ferroviario S. Lorenzo-Andora. Non c’è politico locale e regionale che abbia mancato di sottolineare l’importanza storica dell’evento, ma a ben guardare l’opera è incompiuta. C’è il collo di bottiglia a binario unico Andora-Finale Ligure; ci sono parecchi lavori da terminare nelle stazioni con relative incognite (parcheggi, viabilità, collegamenti in autobus per il centro). Habemus Frecciargentum, ma chissà quanto resterà in carica l’entusiasmo.

Luca Re