Politica - 05 dicembre 2016, 08:28

Il Referendum visto dai piccoli Comuni: rare vittorie del “sì”, trionfi del “no” e un clamoroso scarto di due voti

Un viaggio statistico nei piccoli centri della nostra provincia. Tutte le curiosità dopo il voto di ieri al Referendum.

Il mattino dopo il referendum, tra chi ancora esulta e chi si lecca le ferite, gli addetti ai lavori sono ancora intenti a spulciare i dati che, per forza di cose, regalano sovente spunti di riflessione o curiosità. Detto che i grandi centri, anche nella nostra zona, rispettano l’andamento nazionale, non resta che andare a controllare l’andamento referendario nei piccoli Comuni che, talvolta, mostrano un andamento a dir poco originale.

Partiamo dalle vittorie del “sì”. Rare, ma ci sono state. Ad Airole il “sì” ha vinto con il 55,37% dei voti (98 preferenze) contro un 44,63% (88) che ha votato “no”. Lo stesso è successo a Caravonica dove il “sì” ha portato a casa il 52,70% (78) contro il 47,30% (70) del “no”. Il terzo e ultimo caso è Mendatica dove il “sì” ha vinto con il 51,79% (58) contro il 48,21% del “no”. Mendatica è già un caso particolare con uno scarto di 4 voti di differenza a fare da ago della bilancia tra il “sì” e il “no”. Ma c’è chi ha saputo fare meglio.

A Lucinasco tutto si è deciso per due voti. E non è un modo di dire, sono proprio due. Il “no” ha vinto con il 50,81% contro il 49,19% del “sì”. Il calcolo dei voti ha fatto emergere come in 63 abbiano votato “no” e in 61 abbiano votato “sì”. Quando si dice l’importanza di andare a votare… Anche Pornassio e Vasia hanno detto la loro in tema di vittoria all’ultimo voto (anche se siamo lontani dai casi limite di Mendatica e Lucinasco. A Pornassio il “no” ha vinto con 7 voti di scarto (“sì” 48,71%; “no” 51,29%), a Vasia con 10 (“sì” 47,50%; “no” 52,50%).

E, infine, chiudiamo con le vittoria schiaccianti. Il trionfo del “no” è andato in scena ad Aquila d’Arroscia con l’85,44% delle preferenze, solo il 14,56% ha votato “sì”.
Al secondo posto nella classifica del “no” troviamo Pontedassio con il 74,44%, contro il 25,56% del “sì”. E sul terzo gradino del podio ecco Olivetta San Michele con il 72,28% del “no” contro il 27,72% del “sì”. A seguire abbiamo una serie di Comuni nei quali il “no” è andato oltre il 70%: Ceriana (71,97%), Vessalico (71,43%), Camporosso (70,86%) e Seborga (70,81%).

Pietro Zampedroni