"Conscio che una piccola città, come la nostra, e in particolare un comune non sia tenuto a fare politica internazionale, devo, comunque, porre l’accento su un fatto successo ieri a Milano, almeno per riscontrare, o rieusmare, un spirito di liberta e giustizia troppe volte sopito in tutti noi.
Il Sindaco Sala ha conferito la cittadinanza onoraria al Delai Lama, all’arrivo del premio Nobel per la pace (1989), un centinaio di cittadini cinesi, residenti in Italia, hanno protestato con decisione, contro questa scelta, dicendo che questo fatto, potrebbe, creare una frattura tra l’Italia e la Cina e che il Delai Lama usa questa occasione come atto politico e insurrezionale." A dirlo è il consigliere del Movimento 5 Stelle che propone di conferire al Dalai Lama la cittadinanza onoraria del Comune di Bordighera.
"Il Dalai stesso ha dichiarato, in seguito, da uomo saggio qual'è - prosegue Marani - che lui, non cerca la liberazione del suo popolo e della sua terra, ma solo una civile e giusta convivenza. Ricordiamo che dal 1959, il mite, popolo tibetano è succube di un grande potenza che lo ha oltraggiato, ucciso, occupato, e ferito in ogni modo. Ma ricordiamo, anche, ai signori cinesi che qui siamo in Italia, e che, a volte, il nostro popolo riconosce e aiuta i giusti.
Le pressioni politico-economiche viste, ieri, in televisione, le rimandiamo al mittente e auspichiamo che questo grande problema sia risolto con un dialogo serrato e profondo tra le parti, per arrivare ad una giusta liberazione, di questo piccolo popolo, che soffre da troppi anni.
Quindi chiedo a questo consiglio, e alla maggioranza, di votare a favore per il riconoscimento della cittadinanza onoraria al Dalai Lama, di contattare il suo seguito e organizzare entro un massimo di mesi sei una manifestazione di consegna della cittadinanza e di incontro di un grande uomo e leader spirituale, ospitando gratuitamente lui e il suo stretto seguito.
Certi che questa mozione verrà accolta con favore dall'Amministrazione e da tutta la cittadinanza, e che porterà del bene al popolo tibetano e a tutti noi. "