Politica - 24 settembre 2016, 13:11

Estate 2016, dieci domande al Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri: “Le presenze sono aumentate, chi viene da fuori trova una città migliore. Un voto? Lascio siano i turisti a darmelo”

“Bisogna partire dal presupposto che, ognuno per il proprio ruolo, siamo in fondo tutti operatori turistici”

Primo weekend d’autunno, tempo di bilanci per l’estate che ci siamo appena lasciati alle spalle.
Abbiamo scelto la formula delle ‘dieci domande’ per fare il punto della situazione con il Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri. Domande sulla città, sul turismo, sul futuro, ma anche personali, per conoscere aspetti della vita amministrativa che spesso rimangono all’ombra dell’immagine istituzionale del primo cittadino.
Parola al Sindaco Biancheri.

Iniziamo da un bilancio generale dell’estate 2016…
Direi molto positivo. Gli ultimi dati ufficiali, risalenti a luglio, decretano un +7.4 % sugli arrivi e oltre +6.5% sulle presenze. Su base semestrale Sanremo cresce ancora rispetto al 2015, che già fu un anno di forte rilancio. Se guardiamo al 2014 poi, anno in cui ci siamo insediati, l’incremento è da doppia cifra. Ma oltre ai dati delle strutture ricettive ci sono stati molti altri indicatori positivi, confermati dagli stessi addetti ai lavori: in crescita i numeri di stabilimenti balneari e ristoranti, tanto per fare un esempio.
Facendo un bilancio dell’estate non si può poi non fare una riflessione sul tema della sicurezza. I tragici accadimenti di Nizza hanno infatti reso necessarie importanti contromisure anche in materia di turismo, con particolare riferimento all’organizzazione di eventi. Contromisure che hanno comportato stanziamenti economici ad hoc e un notevole dispiegamento di forze. Il fatto che tutti gli eventi estivi si siano sempre svolti in piena sicurezza, compreso il ‘concertone’ dell’11 settembre che ha visto la partecipazione di circa 5000 persone, e con una perfetta organizzazione anche in termini di logistica e viabilità, passa sempre un po’ inosservato, ma è il frutto di un grandissimo lavoro di pianificazione e di un altrettanto importante coinvolgimento di uomini sul campo: Forze dell’Ordine, Polizia Municipale, Protezione civile, Capitaneria di Porto, volontari, Asl-presidi di assistenza sanitaria, dipendenti comunali di diversi Uffici. A tutti loro rinnovo i ringraziamenti per il grande impegno sul campo.

C’è qualcosa che, se potesse tornare indietro, non rifarebbe?
Penso che rifarei le stesse scelte. Poi certo, si può sempre migliorare e bisogna continuare a lavorare per questo.

…e, al contrario, qualcosa che non ha fatto e se potesse tornare indietro farebbe?
Potenziare la promozione turistica, con la creazione di un portale dedicato e attraverso diverse piattaforme web. Purtroppo su questo punto siamo indietro, complici anche tante altre urgenze e note difficoltà organizzative interne. Però rimane un obiettivo importante.

La critica che l’ha infastidita di più?
Le critiche recano sempre dispiacere, è normale. Però quelle che proprio non sopporto sono quelle basate su attacchi personali. Chi amministra la cosa pubblica va elogiato o criticato sulla base di quello che fa, non per partito preso.

…e il complimento che le ha fatto più piacere?
Ce ne sono stati molti. Se ne devo dire uno, conservo con grande piacere il ricordo di una coppia di turisti umbri tornata a Sanremo a distanza di sette anni, che conobbi e con cui parlai un po’ la sera del Festival Internazionale del Jazz, evento di richiamo giunto quest’anno alla sua seconda edizione e realizzato grazie alla ottima collaborazione con Uno Gas. Mi dissero che a distanza di anni avevano trovato una Sanremo molto più bella, citando il Forte di Santa Tecla, location di grande fascino quest’anno riaperta al pubblico nella sua nuova veste polifunzionale, via Matteotti, che l’ultima volta che erano venuti non era ancora definitivamente pedonalizzata, la ciclabile, che non era ultimata così come lo è ora, corso Mombello, l’area di Pian di Nave, la piazzetta che si sviluppa attorno alla fontana di Siro Carli, profondamente rinnovata nel corso dell’ultimo anno e già oggetto di nuova progettualità, e l’antistante piazza Muccioli, riqualificata contestualmente allo spostamento dei chioschi. Erano davvero molto colpiti da questi radicali cambiamenti. Sanremo è cambiata e sta cambiando molto, e se agli occhi di noi residenti, più avvolti dalle vicissitudini quotidiane, è meno percepibile, per un turista di ritorno questo mutamento è molto più evidente.

Da cittadino, e non da Sindaco, perché si sentirebbe di consigliare Sanremo per una vacanza?
Penso che le eccellenze e la varietà e la qualità di ricchezze paesaggistiche racchiuse in un raggio di soli 5 chilometri da Sanremo, poche altre città le possano vantare.  Dal nostro mare, cuore del Santuario dei Cetacei, ricchissima area marina protetta, al nostro straordinario entroterra, già oggetto di rilancio in chiave turistico-sportiva, e al centro dell’importante progetto del Consorzio Forestale Monte Bignone, che abbiamo creato insieme ad altri comuni limitrofi. Poi il nostro Parco Costiero, ovviamente, con la pista ciclabile che lega tanti comuni: 24 chilometri di bellezza divenuti simbolo di un turismo legato all’outdoor capace di attrarre e coinvolgere tutti, a qualunque età. Un’eccellenza giustamente premiata da tantissime recensioni positive dei turisti.

Ha già qualche idea in mente per l’estate 2017?
Vogliamo potenziare l’offerta attuale, sostenendo anche quelle manifestazioni realizzate per la prima volta ma che hanno riscosso grande apprezzamento, e che hanno ampi margini di crescita. Poi con l’Assessorato al Turismo stiamo sviluppando anche altre idee, ma è ancora troppo presto per parlarne.

Cosa vede nel futuro turistico di Sanremo per i prossimi anni?
Con i Comuni che sono sempre più in difficoltà nel far quadrare i bilanci, sta cambiando tutto, anche per quanto concerne il turismo, l’organizzazione e la promozione di eventi. A Sanremo il budget per il turismo è drasticamente diminuito rispetto agli anni scorsi e di questo passo scenderà ancora, dal momento che molte risorse sono inevitabilmente assorbite da tante altre urgenze e necessità. Non si può guardare al futuro ragionando con gli stessi parametri del passato, in cui fondi ce n’erano in abbondanza. Quindi anche il turismo, comparto fondamentale per Sanremo, va ripensato, aprendo a nuove sinergie, come già avviene in molte altre città d’Italia. Credo che in futuro sarà sempre più stretta la collaborazione con partner che si proporranno per organizzare eventi o per portare sponsor. E i segnali in questa direzione sono positivi.

Cosa possono fare i sanremesi, specie i commercianti, per rendere Sanremo competitiva nel mercato turistico nazionale e internazionale?
Bisogna partire dal presupposto che, ognuno per il proprio ruolo, siamo in fondo tutti operatori turistici. E’ vero, gli eventi e le manifestazioni organizzate dal Comune hanno un peso importante, ma è altrettanto vero che vi sono numerosi altri fattori che contribuiscono in modo determinante all’attrattiva di un territorio, aspetti in cui il privato ha un ruolo importante. Quando andiamo in vacanza in un posto e torniamo soddisfatti è perché ci portiamo dietro un bagaglio di esperienze positive che abbracciano tanti fattori: la bellezza del territorio, i servizi e la logistica, il rapporto qualità/prezzo di alberghi, strutture ricettive, stabilimenti balneari e ristoranti, i negozi aperti anche la sera e molto altro… Tutto è turismo, e tutto può contribuire in maniera positiva a rendere piacevole l’esperienza del turista a tal punto da invogliarlo a tornare.
Senza fare nomi, ritengo che ci siano regioni che negli ultimi anni si sono rivelate modelli vincenti a livello nazionale ed internazionale proprio grazie a questa visione d’insieme, che mette al centro il turista e la sua soddisfazione, e in cui pubblico e privato si supportano vicendevolmente.

Infine, dia un voto da 1 a 10 all’estate di Sanremo
Ritengo sia più giusto che i voti all’estate sanremese li diano cittadini e turisti.

Pietro Zampedroni