Politica - 25 agosto 2016, 17:12

Imperia: centro di accoglienza per migranti alla caserma Crespi, intervento della Segreteria Regionale di Alternativa Tricolore

"Una proposta inaccettabile"

"Non è accettabile la proposta di destinare la Caserma Crespi come centro di accoglienza per migranti e presunti profughi in quanto la riteniamo 'patrimonio' della città di Imperia il cui destino deve essere solo a favore della collettività e non come 'bivacco' per nuovi flussi di extracomunitari che il ministro Alfano continua a inviare nella nostra Regione ormai al collasso". Ad intervenire sull'argomento è la Segreteria Regionale di Alternativa Tricolore che spiega: "Un edificio che, una volta ristrutturato, può tornare utile al corpo dei Vigili del Fuoco che ne avevano già fatto richiesta oppure adibito per i suoi ampi spazi a sede per Associazioni civili o militari o per l'edificazione di nuovi appartamenti per le famiglie più bisognose a canone agevolato".

"Se la giunta di centrosinistra e il Sindaco Capacci, in accordo con la Prefettura, meditano di farne un centro di accoglienza i cui costi di ristrutturazione provengono dalle tasche dei cittadini anche se sono fondi Ue, saranno responsabili di un danno di immagine per l'intera città, di un danno per il commercio e per il turismo e si troveranno il centro di Imperia invaso da nullafacenti al massimo dediti a elemosinare o tanto peggio intruppati dalla malavita locale al fine di delinquere. Capacci, se è veramente il sindaco di  tutti gli abitanti di Imperia, metta da parte la perversa politica pidiessina dell'accoglimento indiscriminato e incontrollato rispondendo con un secco NO alle richieste della Prefettura e di Alfano nell'interesse della sicurezza della collettività contro la demagogia del governo Renzi manovrato dai 'soliti noti' di Bruxelles il cui unico scopo è la creazione di un meticciato etnico e culturale in Italia e in Europa oltre a fare dell'immigrazione un vergognoso business che nasconde una falsa accoglienza e la creazione di nuovi 'schiavi'.".

C.S.