Attualità - 24 giugno 2016, 12:59

Brexit: si apre con il crollo della sterlina e un venerdì "nero" il primo giorno del Regno Unito fuori dall'UE. Le opinioni dei diretti interessati

I commenti di alcuni professionisti e ragazzi di Imperia che vivono e lavorano nel Regno Unito.

Oggi è la giornata del caos, già ribattezzata da alcuni: “Indipendence day”, primo giorno in cui il Brexit, ovvero l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea è diventata una realtà.

Dopo una notte di pioggia e diluvio che ha causato danni materiali alla città di Londra, oggi il crollo della sterlina e due anni di negoziazione con Bruxelles, per ristabilire la situazione, sono i primi danni a cui si pensa in questo particolare “venerdì nero”.

Cosa ne pensano gli italiani che abitano in Inghilterra? Il Dottor Edoardo Cervoni, di Sanremo ora direttore del Locumdoctor4u di Southport, nel Merseyside afferma: “Questa mattina alle 5 AM, quando mi sono alzato per seguire i risultati, non potevo credere ai miei occhi. Sebbene fosse chiaro che, in particolare in Cumbria, Wales e Nord Est, fossero parecchi a chiedere l'uscita. E' interessante il fatto che questi sono proprio i posti dove l'immigrazione, in particolare dal "Continente", e' stata minima se non del tutto assente. Il fatto e' sorprendente dacché apparentemente contraddittorio dal momento che il tema dell'immigrazione e' stato il grande cavallo di battaglia di coloro che hanno pressato per l'uscita. D'altro canto Londra, che ha votato per rimanere in Europa, e' fiorita negli anni dell'Unione Europea, e' il grande "polmone economico" del Regno Unito, ed e' essenzialmente popolata da immigrati. In altri termini, come per gli USA, appare ragionevole dire che l'immigrazione ha fatto bene alle finanze, e non solo, del Regno Unito. Io ho anche cittadinanza Britannica, ma posso dire che anche mio figlio - di 7 anni e che non parla Italiano, ma molto, molto, brillante - era in lacrime! Cameron ha gia' dato le dimissioni. Chi andrà a negoziare in Europa? Cosa succederà' alla Scozia e North Ireland? Ed il mercato immobiliare interno? Il settore finanziario? Cosa succederà al resto dell'Europa? Qui chi ha votato per l'uscita in massa sono stati anziani e "council houses", in altri termini persone che ricevono benefici sociali. Siamo in uncharted territory con una Nazione spaccata in due. La sterlina ha gia' perso molto sui mercati, ma e' difficile che anche l'Euro non venga colpito. Ha vinto il populismo. Io speravo che la volontà e fiducia nel cambiare le cose che non vanno da dentro prevalesse. C'e' grande incertezza con nessuno, ma proprio nessuno, che riesca a prevedere quando a da chi verra' richiesta l'implementazione dell'articolo 50 - in altri termini l'addio all'Eruopa once and for all. Vediamo...Tutto si aggiusta, ma mi pare appropriato augurare buona fortuna alla nuova generazione!

Nessuno ha idea di quale sarà il vero impatto della scelta appena fatta, né sugli inglesi, né sui residenti né sulle altre persone provenienti da tutto il mondo, che si trovano in Inghilterra. E' stato un outcome fortemente polemizzato e ciò che ha influito molto è stato il voto delle persone che vivono nelle zone rurali, terrorizzate che gli immigrati possano avere una vita migliore della loro” afferma Alice Donato, Online project manager assistant presso una prestigiosa ditta italiana a Londra.

Stefania Orengo