Attualità - 01 giugno 2016, 13:51

Imperia: inaugurata l'aula Renato Dulbecco e il laboratorio Giulio Natta al liceo scientifico e classico Vieusseux. La preside: "Scienza e umanesimo dimostrano che non c'è separazione tra i saperi"

L'inaugurazione rientra in un progetto che ha visto protagonisti la professoressa Raffaella De Meo, gli studenti Anna Maria Corradi, Fiammetta Granese, Marianna Zella, Tommaso Trisciuoglio della II A del liceo classico, Diletta Kimmig della IV C del liceo scientifico, e le classi III A del liceo scientifico, IV C e I A del classico

Inaugurata questa mattina l'aula Renato Dulbecco al liceo scientifico Vieusseux di Imperia. L'inaugurazione rientra in un progetto che ha visto protagonisti la professoressa Raffaella De Meo, gli studenti Anna Maria Corradi, Fiammetta Granese, Marianna Zella, Tommaso Trisciuoglio della II A del liceo classico, Diletta Kimmig della IV C del liceo scientifico, e le classi III A del liceo scientifico, IV C e I A del classico.

"Dedichiamo l'aula blu e il laboratorio a due scienziati importantissimi per la città di Imperia: Renato Dulbecco e Giulio Natta. - ha detto il dirigente scolastico Stefania Colicelli - I nostri studenti del liceo classico e scientifico hanno portato avanti un progetto, coordinato dalla professoressa De Meo, che ha come obiettivo quello di riscotruire la vita di questi due grandi scienziati, e finalmente dimostrare ai nostri studenti che non esiste una separazione tra licei e tra discipline, ma che da uno studente del liceo classico può venire fuori un grande scienziato, e che soprattutto questa scuola, che è il liceo Vieusseux è il liceo di tutti gli studenti liceali.


Nel momento in cui siamo ormai orfani della vecchia dimora, che è il De Amicis, abbiamo ritenuto doveroso da parte di tutti, dedicare la nostra aula, che in questo momento è l'aula in cui accogliamo le manifestazioni e le conferenze che si tengono in istituto, a Renato Dulbecco. I ragazzi hanno portato avanti un progetto di ricerca fotografica, perché ci sono delle immagini che riguardano le tappe più importanti della vita di Renato Dulbecco, ma che, mi auguro, col passare degli anni possa proseguire e lasciare a queste giovani generazioni imperiesi, e futuri italiani, una traccia indelebile che è quella che dall'umanesimo nasce la scienza e nella scienza si parla di umanesimo, non c'è cioè separazione tra i saperi. Questo è il messaggio più grande che stiamo dando ai nostri giovani".

Francesco Li Noce