Eventi - 25 novembre 2015, 16:29

L'artista Eugenio Ripepi sarà protagonista di tre presentazioni del suo libro "La canzone teatrale di Piero Ciampi"

venerdì 27 novembre a Vallecrosia, presso la Sala Polivalente Comunale, alle ore 21; sabato 28 novembre a Imperia, presso la Libreria Ragazzi di via Viesseux, alle ore 18:30; venerdì 4 dicembre a Badalucco, presso la Art Gallery, alle ore 21.

Eugenio Ripepi sarà protagonista di tre presentazioni letterarie del suo libro "La canzone teatrale di Piero Ciampi", pubblicato da Edizioni Zem: venerdì 27 novembre a Vallecrosia, presso la Sala Polivalente Comunale, alle ore 21;  sabato 28 novembre a Imperia, presso la Libreria Ragazzi di via Viesseux, alle ore 18:30; venerdì 4 dicembre a Badalucco, presso la Art Gallery, alle ore 21.

Ripepi leggerà brani del libro, poesie di Ciampi, e canterà canzoni dell'autore livornese: tre pianoforti nelle tre diverse location, suonati in tutt'e tre le serate dal giovane e talentuoso Alessandro Saglietti. Le presentazioni saranno introdotte da Claudio Porchia. Nel libro si analizzano i versi di quello che Gino Paoli nelle stesse pagine ha riconosciuto  essere, all’interno della scuola cantautorale, “più poeta di tutti noi”. Un’epoca in cui la sostanza prevaleva sulla forma, e l’immagine non era tutto; ai cantautori si chiedevano significati, e i meno stimati erano i più poveri di contenuti.  

Oltre a Gino Paoli, compaiono nel libro ampi e importanti contributi originali di Enrico De Angelis, Gian Piero Alloisio, Nada, Giuseppe De Grassi, Gianmaria Testa, Max Manfredi, Pino Pavone e il compianto Arnaldo Bagnasco. Il libro è impreziosito dai disegni originali creati per la pubblicazione dall'artista Tiziano Riverso, illustratore e vignettista per quotidiani nazionali (La Repubblica, Il Giorno), riviste satiriche (EMME con Staino, Par Condicio di Massimo Caviglia), libri e CD (Mondadori, Kowalski, Bompiani, Zem, Radio Italia).

Ripepi scrive: "Ciampi è stato certamente un innovatore. Ha inventato un nuovo modo di versificare, imbrigliando la musica che lo accompagnava, o meglio cercava di affiancarlo, con termini e figure inusuali anche per una nuova forma di canzone d’autore che lui contribuì a creare. Non c’è una volontà di esaltare le metafore di Ciampi descrivendo i suoi eccessi. Non c’è l’esigenza di giustificare gli eccessi di Ciampi presentando le sue metafore. C’è la necessità, viva e puntuale, di approfondire l’aspetto letterario che riguardava l’artista allora e che ci riguarda oggi, e collegarlo con un’ipotesi di contiguità teatrale".   

C.S.