Attualità - 14 ottobre 2015, 17:45

Taggia: entro la primavera 2016 alle ex Caserme Revelli un campo da calcio in sintetico, primo passo verso il campus sportivo scolastico

La costruzione di un campo in erba sintetica, è questo il primo tassello del campus in progetto dall'amministrazione che verrà costruito nell'area tra la scuola e i locali della Protezione Civile, utilizzando un finanziamento ottenuto dalla Provincia in occasione dei mondiali di Italia '90, però mai stato utilizzato.

Nel marzo scorso il Consiglio comunale di Taggia aveva approvato all'unanimità l'acquisizione delle ex Caserme G.B. Revelli. Un risultato storico, evidenziato anche dall'unanime votazione, la concretizzazione di un desiderio rincorso anche dalle precedenti amministrazioni e mai pienamente raggiunto.

Lo aveva annunciato in quell'occasione in Sindaco di Taggia Vincenzo Genduso, il progetto di realizzare in quell'area un vero e proprio campus scolastico – sportivo, una struttura certamente diversa da quelle già a disposizione nella nostra provincia.

La costruzione di un campo in erba sintetica, è questo il primo tassello del campus in progetto dall'amministrazione che verrà costruito nell'area tra la scuola e i locali della Protezione Civile, utilizzando un finanziamento ottenuto dalla Provincia in occasione dei mondiali di Italia '90, però mai stato utilizzato. Venticinque anni fa l'idea era quella di costruire una pista di atletica, che però non ha visto il suo compimento, oggi quel progetto è stato trasformato in un campo da calcio che, se tutto andrà come previsto, dovrà vedere la sua completa realizzazione entro la primavera, massimo l'estate del 2016.

L'importo complessivo dell'opera è di poco meno di 1 milione e 300 mila euro, per la realizzazione di una struttura sportiva più funzionale per la quale la provincia attiverà un bando d'appalto entro la fine dell'anno. Ad oggi l'Amministrazione sta lavorando affinché si riesca a completare le operazioni di passaggio dall'Agenzia del Demanio nel più breve tempo possibile, almeno per l'area interessata.

Simona Della Croce