Attualità - 31 gennaio 2015, 07:11

Il turista non è più quello di una volta: l'entroterra ligure punta sul turismo di qualità in vista dell'Expo 2015

Sono cambiate le esigenze e il modo di vivere la vacanza di coloro che scelgono la Liguria, per questa ragione risulta fondamentale offrire un prodotto innovativo e inarrivabile dal punto di vista qualitativo, piuttosto che solo economico. Sul lungo periodo la qualità paga e potrà certamente portare ad una svolta da punto di vista turistico.

“Oggi il turismo non è più quello di una volta, il turista non sta più in spiaggia dalle 8.00 del mattino alle 18.00 di sera, dopo qualche ora ha voglia di andare a vedere anche altre cose per passare le vacanze. La Liguria non può più pensare di vendere solo il mare, ma deve puntare anche sull'entroterra, dal quale otterrà certamente buoni risultati”, a dirlo è Fulvio Gazzola, Sindaco di Dolceacqua e Presidente dell'Associazione Paesi Bandiere Arancione.  

Si chiama “Bandiera arancione” la certificazione istituita nel 1998 attraverso un protocollo d'intesa tra la Regione Liguria e il Touring Club Italiano che certifica i comuni dell'entroterra nazionale attraverso canoni specifici di qualità: la ristorazione, l'attrattiva storico – culturale, i trasporti, ma anche la gestione ambientale e dei rifiuti. Allora vennero istituiti tre comuni in tutta la nostra regione, oggi il numero è salito a quota 205 e i borghi sono sparsi in tutta Italia. 

Tutto nasce principalmente da un cambiamento molto significativo che ha toccato da un lato il turista, non più quello di una volta, e dall'altro i borghi dell'entroterra i quali hanno registrato un esodo particolarmente significativo che li ha costretti a ripensare la propria economia e a scegliere di puntare sul turismo piuttosto che su altre attività, impossibili da portare avanti, si pensi alla floricoltura o alle coltivazioni di olive.

“E' venuta a mancare una ragione di esistere” ha detto Francesco Guglielmi, Sindaco di Perinaldo, comune che da quest'anno, dopo un lungo percorso di miglioramento, riceverà la prima “Bandiera Arancione”, e ha proseguito: “Puntare sul turismo e candidarci a questa importante certificazione ha significato per noi aspirare ad un'ampia visibilità, nonché ad un prestigio che di fatto, con l'assegnazione, inciderà sulla mole di turisti che raggiungeranno il nostro borgo".

Una certificazione, quella della “Bandiera Arancione” che non sempre si rivela come una passeggiata di salute, è il caso del comune di Airole che, come ha sottolineato il Sindaco Fausto Molinari, l'ha ottenuta nel 2011 dopo un percorso durato all'incirca due anni, durante i quali ha provveduto ad adeguare il borgo al fine di ottenere l'ambito riconoscimento. 

Alla semplice certificazione si è aggiunta, nel 2002, l'istituzione dell'Associazione Paesi Bandiere Arancioni, una struttura che ha l'obiettivo di creare una rete comune di promozione turistica e che recentemente ha manifestato la volontà di collaborare con i comuni detentori della “Bandiera blu”, affinché si possa promuovere in maniera univoca il brand ligure, con il progetto “Gusta l'Arancione, Gusta il blu”, un portale che ospiterà  le proposte turistiche che nasceranno dalla collaborazione tra i comuni dell'entroterra e quelli della costa. Il progetto verrà presentato a marzo all'Expo 2015. 

“Il nostro territorio avendo le montagne molto vicine al mare permette di offrire occasioni di svago importanti ed è in grado così di proporre un'offerta turistica variegata che risponda alle diverse esigenze - ha detto Gazzola -. Presentare il progetto ad Expo 2015 significa presentare a livello mondiale, fin dai primi mesi dell'esposizione, un prodotto capace di comunicare le offerte turistiche presenti nei comuni che aderiscono al nostro progetto, cercando di fare in modo che ci sia una cooperazione tra i paesi della costa e quelli dell'entroterra. L'Expo dura qualche mese e certamente dai primi tempi avremo sul nostro portale delle offerte appetibili per i turisti che visiteranno l'esposizione universale". 

Intervista a Fulvio Gazzola:  

 

Non c'è ovviamente alcun dato certo sui turisti che raggiungeranno il ponente ligure nel periodo dell'esposizione universale, ma non si può dimenticare la variante trasporti che mette certamente le nostre località in una posizione di svantaggio a cui, in qualche modo, occorre sopperire. 

“Non sappiamo quale sarà la ricaduta dei turisti sulla nostra Provincia – ha proseguito Gazzola -  sicuramente sarà molto forte sulla Lombardia e sulle principali città italiane. La nostra più grande difficoltà è che siamo in una zona non facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto, non solo a livello ferroviario, ma anche autostradale. Saremo una zona di passaggio, l'idea è dunque quella di riuscire a catturare qualche turista con offerte particolare, anche se per noi è fondamentale creare una proposta turistica che punti sulla qualità, non più sul prezzo, non solo in alta stagione, ma soprattutto in quelle più difficili dal punto di vista dell'affluenza e del ritorno economico. Il nostro obiettivo è creare un percorso turistico che porti i visitatori dal mare verso le montagne, e viceversa, e che dia risultati ottimali". 

Qualità, cultura, cucina tipica e pacchetti turistici innovativi, questa la proposta dei comuni dell'entroterra ligure certificati con la “Bandiera Arancione” e quelli della costa certificati dalla “Bandiera Blu”. Un progetto che di fatto ricadrà sull'intero territorio a prescindere dall'avere o meno la certificazione e che sul lungo periodo potrebbe davvero incidere pesantemente sul bilancio del turismo locale, scoprendo che in fondo occorre partire dall'entroterra per capire davvero grandi città e capoluoghi di provincia.

Fulvio Gazzola, Sindaco Dolceacqua

Francesco Guglielmi - Sindaco Perinaldo

Fausto Molinari - Sindaco Airole

Simona Della Croce