Attualità - 30 ottobre 2014, 18:08

Impennata delle procedure fallimentari in Liguria nel terzo trimestre: ad Imperia più 25%

I dati sui fallimenti collocano la Liguria al secondo posto in Italia, superata solo dall'Abruzzo.

Nel terzo trimestre 2014 le aperture di procedure fallimentari in Liguria hanno avuto una impennata: sono state 80 con una crescita del 66,7% rispetto allo stesso periodo del 2013. Una su quattro, ha rivelato oggi Unioncamere, ha riguardato aziende che operano nelle costruzioni (+150% rispetto allo stesso periodo del 2013). La maggior parte di queste procedure, oltre il 73%, ha riguardato società di capitale.

A livello provinciale Genova registra un aumento del 121,7% con 51 procedure fallimentari aperte, di cui 17 nelle costruzioni; La Spezia ne conta 15 (+36,4%), Imperia 5 (+25%) e Savona 9 (-10%). In diminuzione le domande di concordato preventivo: tra giugno e settembre 2014 sono state presentate 11 domande, oltre il 50% in meno rispetto al 2013: il capoluogo ligure registra 5 procedure comprendenti concordati e accordi di ristrutturazione dei debiti (70,6%), La Spezia 3 (-50%) e Imperia 3 (+200%). Savona non ha attivato nessuna procedura. Nel terzo trimestre in Liguria le Camere di Commercio hanno ricevuto 2.019 domande di iscrizione, lo 0,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2013, a fronte di 1.635 richieste di cancellazione, che hanno determinato un saldo positivo di 384 imprese.

I dati sui fallimenti collocano la Liguria al secondo posto in Italia, superata solo dall'Abruzzo. La media nazionale è del 18,7%. Per quanto riguarda iscrizioni e cancellazioni, tutte le province liguri segnano un dato positivo, spiccano Genova e La Spezia da Imperia e Savona.