"Coldirodi in seguito all'aggregarsi di sanremesi e di altri abitanti della zona, in fuga dalle scorrerie saracene e successivamente barbaresche. Borgata oggi incorporata nel comune di Sanremo, Coldirodi (il cui nome è associato alla storia della vicina Ospedaletti, le cui origini infatti si fanno risalire ai Cavalieri di Rodi e alle loro iniziative umanitarie), è stato un tempo comune autonomo, dal quale dipese a lungo la stessa Ospedaletti. Dopo essersi staccato da Sanremo, nel 1753, assumendo il nome di Colla o Colla di Col di Rodi, rientrandovi, dopo alterne vicende amministrative, solo nel 1925, riacquistò la propria autonomia tra il 1926 e il 1928; divenne quindi frazione di Ospedaletti, capovolgendo il rapporto del passato con la cittadina rivierasca. Fu solo nel secondo dopoguerra, nel 1956, a seguito di una consultazione popolare, che Colirodi passò nuovamente e definitivamente al comune di Sanremo.
Da allora Coldirodi è la frazione, più vasta, del comune di matuziano. Il rapporto con Sanremo, tuttavia,non è sempre stato idilliaco e all'epoca della sua fondazione amministrativa, nel 1753, i sanremesi osteggiarono fortemente tale scelta, sostenuta invece direttamente da Genova che puntava a dividere l'eventuale opposizione alla politica fiscale della Superba in loco. Nell'Ottocento l'intero comune di Coldirodi, che con la vicina Ospedaletti, gode di uno dei climi più favorevoli della Riviera e d'Italia (clima che colpì il dottor Kerel, medico della zarina di Russia alla metà del XIX secolo), raggiunse i 1800 abitanti, di cui solo il 20% risiedeva ad Ospedaletti. Come già detto, il diverso sviluppo sociale ed economico di Coldirodi ed Ospedaletti portò negli anni Venti del XX secolo la creazione di una parrocchia autonoma (1922) e il trasferimento della sede comunale (1923) ad Ospedaletti. Quando esplose il malumore tra gli abitanti di Ospedaletti nei confronti della Société Fonçière Lyonnaise a causa della pretesa di quest'ultima di impedire che gli abitanti del luogo passeggiassero per le vie cittadine al fine di non disturbare i facoltosi ospiti stranieri, i residenti di Coldirodi si mantennero lontani dalle polemiche, rafforzando la loro autonomia rispetto agli eventi della sottostante zona rivierasca. D'altra parte la società francese creò il centro turistico di Ospedaletti e fu suo il merito di dettare le linee di un piano regolatore, l'unico in Liguria, che ha consentito ad Ospedaletti di svilupparsi in modo armonico e moderno. I riflessi positivi di tali scelte ricaddero anche su Coldirodi. Il commercio dell'olio e degli agrumi, concentrato soprattutto su Coldirodi, evidenziò la differenza economica del borgo collinare con Ospedaletti. Per Coldirodi si conferma la massima che il passato, anzi in questo caso il trapassato remoto, riemerge e ci sorprende con la sua attualità. Coldirodi, e con esso il Poggio, già autonomo dal XV secolo anche sotto il profilo della giurisdizione religiosa, oltre che per la distanza dal centro di Sanremo, ha conservato la propria caratteristica e fisionomia di borgo agricolo di collina.
Inoltre, la ricchezza del suo patrimonio architettonico e religioso, la straordinaria vista che offre la sua particolare posizione geografica che domina le coste sanremesi fino a quelle francesi, rappresenta un valore aggiunto insieme alla qualità del suo clima e del suo fertile territorio.
Pierluigi Casalino".