Problemi seri per circa una novantina di lavoratori frontalieri italiani La Borgwaner, azienda monegasca, chiude per de localizzare la produzione in Cina e Polonia. Resteranno a casa 153 dipendenti di cui una novantina di italiani frontalieri.
Il licenziamento si farà a scaglioni nel arco di quindici mesi. I primi Italiani perderanno il posto già tra tre mesi. Le prime sensazioni di una riduzione di personale si erano avute già nei mesi precedenti quando l'azienda nel mese di dicembre si era rivolta ad un esperto finanziario per fare una valutazione, una sorta di audit, sulla situazione economica della produzione a Monaco. Si era parlato, inizialmente di una riduzione del personale, adesso è arrivata la doccia fredda il licenziamento di tutto il personale.
"L'azienda - evidenzia il F.A.I. - ha chiuso con un bilancio in attivo di circa un milione di euro nel 2013 e questo aveva fatto ben sperare ai lavoratori, ma la logica del profitto e di un maggiore guadagno porterà una delocalizzazione dove la manodopera ha un costo minore. I lavoratori hanno preso un avvocato per tutelarsi e il sindacato Monegasco USM è subito sceso in piazza affianco dei lavoratori con una serie di manifestazioni. Da parte nostra abbiamo chiesto l'intervento del Ambasciatore Italiano a Monaco e un incontro con il Governo Monegasco. Ricordiamo come nel dicembre 2012 in un incontro della nostra associazione e l'allora Ministro del lavoro Stephane Valleri, alla presenza del Ambasciatore Morabito, proprio sulle eventualità di licenziamenti per delocalizzazioni, il Governo aveva attuato un piano per un rapido ricollocazione dei nostri lavoratori dandone di fatto una corsia preferenziale alla pari dei propri cittadini. Proprio su quanto emerso in quella occasione ed un eventuale dialogo con i vertici dell'azienda per vedere se ci siano margini di ripensamento, andremo a discuterne accompagnati da alcuni lavoratori della Borgwaner".
"Ieri l'Ambasciatore Antonio Morabito si è subito attivato a tutela dei propri connazionali sia con il Governo Monegasco che con la Regione Liguria per affrontare il problema sul piano generale perché oggi è toccato alla Borgwaner ma domani potrebbe succedere anche a altre aziende. Oltre al piano di urgenza per questi lavoratori bisogna riprendere il dialogo sul piano roya. I lavoratori Italiani frontalieri sono circa una settantina a tempo indeterminato e si aggiungono altri 20 tra interim e tempo determinato. Novanta famiglie che nel 2014 si troveranno a casa, esistono dei casi dove a lavorare nella stessa azienda sono marito e moglie. Scandaloso che con la scusa di una crisi economica, una multinazionale come la Borgwaner che avrebbe anche tutte le possibilità di sopportare eventuali problemi di bilancio, pensi esclusivamente al profitto e non ai lavoratori".