"Se non abbiamo neanche più i soldi per gli sfalci delle cunette allora è lecito domandarsi se non sia meglio andarcene tutti a casa ". E' questo l'amaro sfogo di Riccardo Giordano, capogruppo del Partito Democratico in consiglio provinciale, in merito i lavori di sfalcio e di pulizia delle cunette.
"A cosa serve l’Ente Provincia? A chi serve, se i risultati sono questi ? - si domanda Giordano - Se non abbiamo neanche più i soldi per effettuare quello che già nell'immediato dopoguerra riuscivano a garantire le figure storiche dei cantonieri, se i risultati sono questi, tanto vale chiudere l’esperienza delle e nelle Province, anticipando addirittura le scelte del legislatore e, come amministratori, andarcene tutti a casa".
"In questi giorni come consiglieri di opposizione riceviamo sgomenti le lamentele di tutti i Sindaci dell’entroterra - ha spiegato il capogruppo del Pd - che protestano vivamente, e giustamente, perché la Provincia, per mancanza di fondi, non assegnerà per l’anno in corso i lavori di sfalcio e di pulizia delle cunette e dei ciglioni delle strade provinciali".
"Sul bilancio 2013 infatti il capitolo per la pulizia delle strade riporta un desolante zero - prosegue - Sarebbe fin troppo facile strumentalizzare questo dato dicendo che, ancora una volta, il tanto decantato entroterra viene fortemente penalizzato dalle scelte della Giunta Sappa, che è inutile parlare di binomio virtuoso costa-entroterra per la promozione turistica del nostro territorio quando le strade sono per metà invase da rovi e erbacce, che la Provincia, che nel frattempo trova le risorse per erogare € 160.000 a copertura parziale dei soli costi di gestione di Villa Regina Margherita, deve tornare ad occuparsi delle sue funzioni fondamentali (viabilità, trasporto pubblico, edilizia scolastica e ambiente) lasciando perdere tutto il resto".
"Come sarebbe troppo facile sottolineare che le ristrettezze in cui si trova il bilancio del 2013 sono la conseguenza del mancato rispetto del patto di stabilità nel 2012, frutto del pesante disavanzo di gestione a cui l’amministrazione Sappa non ha saputo porre rimedio, senza tralasciare che, i soldi non ci sono, ma il taglio del 50 percento delle indennità degli assessori e del Presidente, votato all’unanimità dal Consiglio Provinciale come parziale ammenda dei guasti procurati, non è stato mai deliberato dalla Giunta".
"Tutte queste considerazioni, che sono peraltro assolutamente vere ed inconfutabili, portano però ad un’altra e ben più fondata valutazione: posto che l’incapacità dell’amministrazione Sappa ha contribuito a rendere ancora più drammatico il quadro generale - conclude Giordano - ha ancora senso pensare ad un Ente che spende tutte, o quasi tutte, le risorse che ha per pagare gli stipendi e le indennità ai propri dipendenti e amministratori?".