Determinato, entusiasta e grintoso: si presenta così ogni anno puntuale a Sanremo il 'pubblico delle transenne' del corso fiorito. Anche in questa edizione decine di migliaia di persone (secondo i primi dati si parla 40mila presenze) si sono accalcate lungo il percorso della sfilata dei carri per assistere alla festa della Dea Flora.
La manifestazione matuziana è infatti appuntamento tradizionale per molti turisti delle regioni confinanti, disposti a fare ore di viaggio pur di ammirare la sfilata anche se solo per un giorno. Dopo i fiori, è infatti proprio il pubblico dei carri il protagonista di questo evento. Lombardi, piemontesi, toscani: i fedelissimi dei carri non conoscono distanze, limiti di età e stanchezza.
Per capire come i turisti vivono l'evento, siamo andati ad intervistare alcune delle persone giunte in città per l'occasione chiedendo impressioni e considerazioni.
I CARRI (E NON SOLO..) VISTI DAL PUBBLICO:
Il clima di festa e di 'primavera' ha visto tutti d'accordo sulla bellezza dei 10 carri e sul ritorno del percorso sul lungomare. Fiori a parte, anche il folklore offerto dalla bande ha fatto la sua parte e non è mancato chi ha fatto un'osservazione sulla carenza della bellezza maschile tra gli elementi dei gruppi musicali. La formosità prorompente di alcune ballerine ha infatti soddisfatto il pubblico maschile ma per le donne presenti a quanto sembra c'è stato poco da vedere. Sul tema era intervenuta scherzando anche il vicesindaco Claudia Lolli in una precedente conferenza stampa. Rispondendo ad alcune osservazioni. l'assessore ha confermato per il futuro una maggiore attenzione su quest'aspetto.
Gusti a parte, per il pubblico dei carri l'obiettivo finale di oggi è stato solo uno: quello di portare a casa il simbolo di questa giornata: il fiore della riviera. E così anche quest'anno terminata la sfilata è scattato l'assalto ai carri. Ecco come è andata.
L'ASSALTO AI CARRI: