Attualità - 10 novembre 2012, 17:01

A Pieve di teco, ora si può differenziare anche l’olio alimentare esausto

Presso gli uffici comunali sono in distribuzione ad ogni nucleo familiare, tanichette, imbuto con griglia incorporato, una maniglia per il trasporto verso il punto di raccolta nella piazza principale del paese

Da circa due mesi a Pieve di Teco è possibile effettuare la raccolta dell’olio alimentare esausto delle utenze domestiche grazie ad un protocollo siglato con la L.I.S.O. Srl (azienda leader nel campo della raccolta degli oli e dei grassi vegetali esausti di Villanova d’Albenga), che ha intrapreso un progetto finalizzato ad incrementare la raccolta per eliminare condizioni di inquinamento delle acque, recuperando prodotto riciclabile con evidenti condizioni di vantaggio ambientale.

"Il Comune di Pieve di Teco - spiega il vicesindaco Luigi Tangorra - ha voluto investire risorse nel progetto di raccolta olii esausti, in primis per la salvaguardia dell’ambiente (che dovrebbe essere la stella polare di ogni civile comunità), ma anche perché il riciclaggio di questo rifiuto produce un notevole risparmio sotto diversi punti di vista: immediatamente verificabile è il suo riutilizzo come materia prima, ma notevole è anche la riduzione nei costi di manutenzione degli impianti di depurazione gravemente danneggiati dalla sostanza viscosa che si forma nelle condutture. Infatti, l’olio alimentare esausto, che proviene dalla frittura di oli di semi vegetali o da olio d'oliva, è un vero e proprio rifiuto speciale e causa di grave inquinamento qualora non venga effettuato un corretto smaltimento o se disperso nell’ambiente. Anche laddove esistono impianti fognari adeguati, lo smaltimento di queste enormi quantità di residuo oleoso provoca inconvenienti poiché pregiudica il corretto funzionamento dei depuratori, influenzando negativamente i trattamenti biologici che, comunque, sono resi più costosi a danno di tutta quanta la comunità.

Con il riciclo, invece, l’olio alimentare esausto, dopo un processo di rigenerazione, diventa sostanza grezza e in relazione al grado di purezza e trasparenza raggiunto è riciclabile come base per svariati prodotti quali per esempio olio lubrificante minerale, asfalti e bitumi, biodiesel per trazione, mastici, collanti e saponi industriali. Basti pensare che da un chilo di olio vegetale usato, si ricavano 0,8 chili di base lubrificante rigenerata che consiste in un risparmio energetico non trascurabile; infatti, l'alternativa al prodotto rigenerato sarebbe costituita da olio minerale sintetico derivante da prodotti petroliferi.

Presso gli uffici del Comune di Pieve di Teco sono in distribuzione, gratuitamente ad ogni nucleo familiare residente, comode tanichette dotate di tappo di sicurezza bimbo, imbuto con griglia incorporato per facilitare e migliorare il recupero e di una comoda maniglia per il trasporto verso il punto di raccolta sito nella piazza principale del paese (piazza Borelli). Pertanto, ogni famiglia potrà, ogni qual volta produce dell’olio di frittura oppure anche quando apre confezioni di prodotti sott’olio (ad es. tonno, acciughe ecc. ) versare il rifiuto dentro le pratiche tanichette; un volta piene, le tanichette potranno essere svuotate nel punto di conferimento per lo svuotamento, in modo tale da essere successivamente riutilizzate per il recupero di altro olio.

La buona riuscita dell’iniziativa, come peraltro la pratica relativa alla raccolta differenziata dei rifiuti solidi domestici, dipende solo ed esclusivamente dalla volontà di noi cittadini; una volta posti nelle condizioni di poter differenziare il più possibile il rifiuto, dipende solo da noi stessi cercare di preservare l’ambiente in cui viviamo, anche se alcune volte è scomodo o il punto di raccolta non è posizionato proprio dietro casa(ma dietro casa poi nessuno lo vuole...). Purtroppo, la cultura per il mantenimento del bene pubblico, che passa anche per un corretto smaltimento del rifiuto, pare essere un po’ assente dal nostro DNA, considerati gli indegni spettacoli che quotidianamente possiamo ammirare intorno ai bidoni dell’immondizia e le malsane abitudini e comportamenti di cui ogni giorno siamo attori o passivi spettatori e per i quali ormai non ci indigniamo nemmeno più.

Sarebbe ora di capire che anche grazie a questi piccoli gesti quotidiani, potremo lasciare alle nuove generazioni un mondo migliore nel quale vivere e, magari, anche un nuovo modo di pensare e di agire all’interno e per il bene della collettività a cui apparteniamo".

C.S.