Al Direttore - 27 agosto 2012, 07:41

Trovano un cane durante un temporale: l'odissea per prestargli assistenza veterinaria

Una nostra lettrice, enrica Cordì, ci ha scritto per raccontarvci quanto accadutole l'altra sera:

"Mi trovavo a transitare, in concomitanza al violento temporale, tra Dolceacqua e Camporosso. Il tempo era davvero pessimo, la visibilità quasi a zero ma illuminando con i fari della macchina vediamo un cane in evidente stato di paura correre senza meta sulla strada, rischiando la sua incolumità! Cerchiamo di fare manovra e tornando indietro grazie all'aiuto di due turisti stranieri, davvero gentili, prendiamo il cane (un bellissimo American Stratford) impaurito e non in ottime condizioni. Inizia così il nostro calvario per cercare qualcuno che possa aiutarci. Telefonate al 118, servizio accalappiacani, l'unico veterinario da qui a Imperia che copre la zona si dice occupato in un intervento in sala operatoria (ore 23) e sembra non molto intenzionato a venire. L'ospedale dei cani a Sanremo non si occupa di cani randagi: tante telefonate, tante parole ma l'unica persona che ci ha aiutato è una veterinaria privata, la Dottoressa Roberta Renzini, dello studio veterinario di Latte, che alle 24 lasciando suo figlio di cinque anni a casa ci aperto l'ambulatorio per visitare il cane, scoprendo un problema neurologico e somministrandogli le prime cure. Una veterinaria che non più convenzionata con il comune di Ventimiglia, da cui aspetta ancora di essere remunerata per gli interventi precedenti, non ha pensato per un solo minuto di lasciare casa sua per aiutarci prendendo addirittura il cane in custodia! Lei è stato il nostro angelo, ma a quale dio bisogna votarsi per essere aiutati da qualcuno in questa regione? Le telefonate sono state tante, con giochi a rimpiattino nascosti da frasi 'non è di nostra competenza'. Io direi... siete tutti incompetenti! Come bisogna fare per aiutare un cane in difficoltà? Perche la fanno così semplice nelle pubblicità?"

Carlo Alessi