Solidarietà - 03 luglio 2012, 21:19

Con la rappresentazione teatrale 'Naufraghi', concluso il laboratorio teatrale alla Casa Circondariale di Sanremo

Al laboratorio hanno preso parte una dozzina di detenuti attori appartenenti a varie nazionalità, sei dei quali poi hanno rappresentato lo spettacolo finale, a cui ha assistito un pubblico interessato, partecipe e critico

Il 25 giugno, presso la sala teatro della Casa Circondariale di Sanremo, si è svolta la rappresentazione teatrale intitolata 'Naufraghi'. Lo spettacolo segna la conclusione del laboratorio teatrale 2011-2012, tenuto dall’insegnante, professore Davide Barella che, con l’occasione, ha festeggiato il decimo anno di collaborazione con il carcere. La pièce 'Naufraghi' è stata scritta dai detenuti stessi e realizzata, come il corso e come altre attività dell'Istituto, grazie al contributo, fondamentale, della Fondazione Ca.Ri.Ge.


La storia è quella di sei naufraghi, sei uomini che confrontano le loro vite precedenti al naufragio avvenuto sulla classica isola deserta. La metafora con la condizione carcerari a è evidente e viene sviluppata dagli attori con partecipazione ma non senza ironia fino al finale a sorpresa. 

L’attività teatrale presso la casa circondariale di Sanremo è presente fin dal 1993, quando ancora il carcere si trovava nei vecchi locali di Santa Tecla. Il direttore, dottor Francesco Frontirré, ha infatti sempre creduto nella valenza educativa e trattamentale dell’attività teatrale, tanto da costituire una costante all’interno delle attività che vedono coinvolta la popolazione detenuta.

Al laboratorio hanno preso parte complessivamente una dozzina di detenuti attori appartenenti a varie nazionalità, sei dei quali poi hanno rappresentato lo spettacolo finale, a cui ha assistito un pubblico interessato, partecipe e critico, formato da autorità civili e religiose, appartenenti al mondo della scuola e del volontariato nonché altre associazioni, Lions club, che a vario titolo, promuovono e sostengono le attività che si svolgono all’interno dell’istituto.

Rinangela Faraldi 

C.S.