A partire da sabato 13 febbraio, presso la Sala consiliare del Comune di Diano Marina, organizzati dall'Assessore alla Cultura dott.ssa Monica Muratorio e con la collaborazione della Biblioteca civica, avrà inizio il ciclo di Lezioni-concerto 'La musica nella storia', a cura del prof. Antonio Rostagno, docente di Drammaturgia musicale e storia della musica presso l'Università La Sapienza di Roma.
Questo il programma delle lezioni-concerto:
Sabato 13 febbraio ore 16.00 - Robert Schumann a 200 anni dalla nascita: repertorio e nuove acquisizioni. A. Sardi De Letto – Pianoforte
Sabato 20 febbraio ore 16.00 – Lo Stabat Mater di G.B. Pergolesi: una proposta interpretativa. C. Monari soprano, A. Malomo mezzosoprano, A. Rostagno pianoforte
Sabato 27 febbraio ore 21.00 – I cosiddetti 'Cori risorgimentali' di G. Verdi: dal Nabucco al MacBeth. Corale S. Giovanni Battista di Imperia Oneglia.
"I tre incontri propongono l’ascolto di altrettanti momenti della storia della musica sotto un aspetto diverso dal consueto. Non si tratta né di tradizionali concerti, né delle solite 'guide all’ascolto' o accademiche presentazioni biografiche, aneddotiche o nozionistiche. Nulla di astratto, non parole vuote; ma esecuzioni dal vivo intrecciate a riflessioni, che collocano quelle musiche nelle società che le hanno prodotte, individuandone le motivazioni artistiche, sociali, morali, ideologiche e persino politiche a volteL’obiettivo di questi tre incontri è quello di ritrarre la personalità di alcuni musicisti di levatura storica, la situazione in cui vissero e operarono, il loro tempo, l’ambiente a cui si rivolsero. La musica cosiddetta 'classica' patisce infatti un certo distacco dalla nostra vita quotidiana (distacco, per la verità, che negli ultimi tempi sembra diminuire, per enigmatiche ragioni storiche); eppure i tre autori di cui si parlerà quest’anno, Robert Schumann, Giovanni Battista Pergolesi e Giuseppe Verdi, hanno vissuto il loro tempo assorbendone profondamente le tendenze, le idee sociali, le volontà e le passioni.
Adottando la forma del dialogo fra il relatore, gli esecutori e gli ascoltatori, questi incontri riportano quella 'grande' musica storica alla dimensione concreta e al dialogo ancora vivissimo con la contemporaneità".