Sanremo: bocciata la pratica sulle riprese in streaming. Battistotti “Non corretto impegnare una commissione che sta già lavorando”

Le riprese del consiglio comunale sono stati uno dei punti centrali della seduta dell'assise sanremese. A portate l'attenzione sulla questione è stato il Movimento a 5 Stelle che ne aveva fatto apposita richiesta. Inizialmente i consiglieri si sono confrontati sulla richiesta del capogruppo Paola Arrigoni di riprendere gli interventi.

“Per questa sera autorizzo - ha detto il presidente del consiglio comunale Alessandro Il Grande - ma vista la sua delicatezza la questione sarà oggetto di un approfondimento”. “Sono basita – ha risposto il capogruppo del Movimento a 5 Stelle Paola Arrigoni - Sono sette anni che le facciamo e questa sarebbe la prima Amministrazione che farebbe dei problemi”. “Serve un regolamento che oggi non c'è – ha spiegato Il Grande - Ci sono sentenze che negano l'autorizzazione. Questa sera va bene, ma la questione dovrà essere affrontata e regolamentata in sede di commissione.

“Ritengo corretta l'interpretazione del presidente del consiglio – è intervenuto il consigliere comunale del Pd e membro della IV commissione Giorgio Trucco - E' una questione che va regolamentata. Stiamo procedendo bene, all'unanimità, in tutti gli argomenti che vanno migliorati”. “Vorrà dire che ogni volta presenteremo domanda” ha concluso Paola Arrigoni. La discussione è stata così ripresa, come di consueto, da alcuni simpatizzanti del Movimento a 5 Stelle presenti tra il pubblico.

L'argomento è stato rilanciato poco dopo, sempre da Paola Arrigoni, con un apposito ordine del giorno in merito alla diffusione in streaming sul sito del Comune sia delle sedute di consiglio sia quelle delle commissioni. Il capogruppo del Movimento a 5 Stelle ha elencato una serie di norme che prevedono la trasparenza degli atti pubblici. ”I consiglieri devono rispondere del proprio operato davanti a tutti i cittadini, che quindi devono essere messi in condizioni di conoscere - ha detto - Lo streaming può essere trasmesso anche dalle televisioni locali. Per far fronte alle necessità tecniche serve solo un Pc con scheda video”.

“Nel nuovo capitolato per le riprese delle sedute di consiglio, è previsto come servizio aggiuntivo lo streaming” ha precisato il presidente del consiglio comunale Alessandro Il Grande.

“La regolamentazione delle riprese è competenza del consiglio e non del sindaco - ha risposto il consigliere di Sanremo al centro Adriano Battistotti - questo non è quindi un modo corretto per affrontare la questione. La ripresa televisiva o in streaming è delicata, in quanto è oggetto di una gara di appalto e perchè deve essere fatta da personale autorizzato e da società che ne abbiano la licenza. Dobbiamo quindi accertarsi che gli stessi requisiti siano in possesso di chi fa le riprese streaming. Bisogna poi considerare i costi”.

“Sono d'accordo sul fatto che sia necessario e sia una priorità procedere con maggior ampliamento della partecipazione e della trasparenza – è intervenuta Francesca Antonelli di Sanremo Attiva – Levare le riprese televisive e affidarle allo streaming sarebbe limitativo. Anche per questioni di età, la popolazione che segue la tv è maggiore di quella che potrebbe usufruire dello streaming”.

“Tutti sentiamo l'esigenza che il Comune si apra alla città – ha detto Franco Solerio di Forza Italia – Tutti i segmenti di utenza, televisione e computer, devono essere tutelati. Condivido quello che ha detto il consigliere Battistotti, che sotto il profilo formale è il consiglio che deve impegnarsi su questo argomento e non il sindaco”.

“Viviamo in un mondo dove ormai la tecnologia è venuta in aiuto alla diffusione della libertà di parola – è intervenuto Gianni Berrino di Fratelli d'Italia – Non ho paura che qualcuno tagli parte di un mio intervento, perchè mi da modo di intervenire nuovamente per spiegare il concetto. Per questo non sono contrario ad affiancare alle riprese ufficiali anche una trasmissione streaming. Sono sicuro che troveremo la quadra in sede di commissione consigliare”.

“A parte la questione tecnica e formale, nessuno sta dicendo che non ci interessa la trasparenza" ha specificato il capogruppo del Pd Mario Robaldo. “Ci sono nuove forme di informazione utilizzate anche dai giovani – ha aggiunto Francesco Prevosto di Sanremo Insieme Ecologia e Libertà – Il resoconto del dibattito e mandarlo a tutti i capifamiglia sarebbe il metodo più trasparente ma è obsoleto, quindi non sarebbe letto. Quindi più mezzi di informazione ci sono meglio è. Il consiglio potrebbe produrre da se la riprese di consiglio e poi fornirle alle televisioni. Se questo fosse possibile ben venga, perchè avremmo un risparmio e una maggiore diffusione”.

Paola Arrigoni, in base alle problematiche formali, ha chiesto di cambiare l'intestazione dell'ordine del giorno, sostituendo l'impegno del sindaco con quello della IV commissione. “Non troviamo comunque corretto impegnare in sede di consiglio comunale una commissione che sta già lavorando su questo argomento – ha replicato Andriano Battistotti – Non accettiamo che si venga con la pretesa di insegnare a chi studia le cose e le sta portando avanti”. “Questo sarebbe un insulto al consiglio comunale e alla commissione che sta già facendo questo lavoro con la massima trasversalità e condivisione possibile” ha aggiunto Giorgio Trucco del Pd. “Su argomenti come questo sarebbe meglio arrivare con un documento presentato unitariamente da tutti i capigruppo” ha concluso Francesco Prevosto.

Il documento del Movimento a 5 Stelle non è stato così approvato, avendo ricevuto solo i suoi due voti, i tre di Forza Italia e quello di Sanremo Attiva.