Mauro Bozzarelli “Leggo con grande stupore le dichiarazioni del Prof. Cotellessa": la reazione da Bordighera

“Leggo con grande stupore le dichiarazioni del Prof. Cotellessa in relazione alla situazione della nostra Asl provinciale, ovvero che l’Ospedale unico non si farà mai! Ma non più tardi di un mese fa, non si andava sbandierando da parte della Giunta Regionale uscente, la sua prossima realizzazione?”

Interviene così il Presidente del Consiglio Comunale di Bordighera Mauro Bozzarelli, per rispondere alle dichiarazioni del Direttore Generale dell’Asl n° 1 imperiese di ieri. “A seguito di questa presa di coscienza da parte del Direttore Generale – prosegue Bozzarelli - sono quindi state fatte delle scelte. Peccato che queste scelte siano state fatte sulla pelle della gente, in particolare su quella delle 60mila persone che risiedono nel comprensorio dell’Ospedale St. Charles, destinate a non poter godere di cure di emergenza. Forse, come dice il Professore, la percezione dell’emergenza ed il ‘concetto’ dovranno anche cambiare, ma il diritto ad essere curati è sancito dall’art. 32 della Costituzione quale fondamentale diritto dell’individuo, quindi anche di quelle 60 mila persone. Perché prima di dare inizio allo smantellamento del Pronto Soccorso di Bordighera, non si è provveduto a potenziare il servizio 118? Non credo che un’auto in più possa sopperire alla mancanza di un PS; di solito prima di togliere, sarebbe necessario garantire un’alternativa. In quest’ottica di accorpamento, nessuno si è posto il problema della morfologia del nostro territorio e della difficoltà per un’auto (seppur in sirena) di raggiungere l’Ospedale di Sanremo. Se, come scritto nel Regolamento scaturito dalla Conferenza Stato Regioni dello scorso anno, per avere un Pronto Soccorso è necessario un bacino di utenza di 80 mila persone, perché nessuno ha tenuto conto del fatto che il nostro comprensorio supera di gran lunga questa quota per un lungo periodo dell’anno? “Con ancor maggiore stupore, leggo poi che questo ‘modus operandi’ viene direttamente dalla gestione delle situazioni di difficoltà in zone di guerra. Vorrei ricordare al Professore, che noi non viviamo in zona di guerra (fortunatamente), ma in zona turistica e che quindi, un Pronto Soccorso efficiente, può far decidere ad un turista di scegliere il nostro comprensorio a discapito di un altro”.

“In ultima battuta – termina Bozzarelli - vorrei analizzare una delle prime e più preoccupanti dichiarazioni del Professore: ‘Siamo quindi partiti con un programma di riorganizzazione ospedaliera perché non eravamo in grado di dare un’adeguata assistenza all’interno delle tre strutture ed è per questa ragione che si è percorsa la via dell’accorpamento dei reparti’. Ne deduco quindi, che l’illustrissimo Direttore Generale Prof. Cotellessa, quando ritenne opportuno riorganizzare i servizi offerti e la rete ospedaliera provinciale ragionò solo in termini di scarsa assistenza fino ad allora fornita da 3 ospedali distinti, capillari sul territorio?  La sua dichiarazione (se correttamente riportata dai giornalisti) appare quantomeno disarmante perché decreta pubblicamente il fallimento dell’assistenza sanitaria dell’Asl e dei dipendenti tutti  negli anni antecedenti la nuova organizzazione fortemente voluta per ri garantire qualità sanitaria”!