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Politica | 04 marzo 2015, 18:41

Continua il 'botta e risposta' in relazione ai 'dealer' del poker: ecco la posizione della cooperativa matuziana

Sono i 29 componenti della cooperativa ad intervenire, dopo le dichiarazioni della Casinò Spa e del sindacato Snalc.

Continua il 'botta e risposta' in relazione ai 'dealer' del poker: ecco la posizione della cooperativa matuziana

"Da tempo la città di Sanremo non brilla più per l’organizzazione di eventi internazionali che ne risaltino il nome e ne sviluppino le presenze in loco, tra questi è di particolare gravità l’assenza di tornei di Hold'em poker come già nel passato vennero organizzati che oltre a qualificare la nostra casa da gioco per l’importanza dell’evento hanno arricchito tutta la città per la massiccia presenza di giocatori e dei loro familiari".

Lo scrivono i 29 componenti della cooperativa di 'dealer' che lavorano nel campo del Texas Hold'em. "Non di minore importanza è l’occupazione - proseguono - ancorchè di natura precaria che questi eventi rappresentano per molti giovani della nostra città che negli anni hanno partecipato a percorsi formativi professionalizzanti e ad attività lavorative di medio e lungo termine presso la locale casa da giochi. Occorre sottolineare che molto spesso buona parte di questi giovani croupier sanremaschi la loro formazione la devono proprio ad attività corsuali organizzate e pagate dalla Casinò spa e tutti inoltre devono la loro lunga e importante esperienza lavorativa alla stessa società in quanto impiegati quasi stabilmente, direttamente o tramite lavoro interinale presso i servizi di gioco della stessa casa matuziana. Ciò detto anche in linea con l’attuale momento di razionalizzazione della spesa pubblica, comprendendo altresì le difficoltà anche della casa da gioco a sostenere spese per il personale dipendente ulteriore a quello già in organico , anche a seguito di incontri interlocutori con il presidente della casinò spa ed altri membri della governance e della dirigenza della casa da gioco 29 giovani croupier sanremaschi hanno costituito una cooperativa di lavoro con la finalità di offrire a basso costo servizi di gioco altamente professionali e completi di ogni caratteristica tale da poter riportare nella nostra città gli eventi internazionali di cui abbiamo parlato. Di questi ben 19 hanno partecipato a corsi di formazione organizzati all’interno della casa da gioco e tutti i 29 soci hanno lavorato con lode e professionalità per anni ai tavoli verdi sanremesi, contribuendo alla crescita e al buon nome sia della città che della locale casa da gioco".

"Tutto ciò se ovviamente se da un lato non rappresenta (forse) alcun obbligo legale da parte della Casinò spa nei confronti dei 29 giovani lavoratori dall’altra rappresenta sicuramente e senza ombra di smentita un comportamento tale da creare legittime e solide aspettative in chi ha investito risorse , tempo e professionalità nella certezza di avere un futuro lavorativo nel settore del gioco e in particolar modo nella casa da gioco di Sanremo. Concludendo il Casinò di Sanremo sta perdendo una ennesima occasione per valorizzare le proprie risorse quali i lavoratori preparati e organizzati della nostra città, pronti anche con qualche sacrificio a dimostrare bravura e attaccamento alla propria città nel realizzare iniziative di successo, sta perdendo una ennesima occasione per dimostrare correttezza e trasparenza in quanto dovrà dimostrare alla città e non solo quali sono i motivi veri e concreti per escludere giovani e capaci lavoratori sanremesi per sceglierne da fuori altri dalla professionalità e serietà da dimostrare, ha perso una ennesima occasione per proporre alla clientela turistica di Sanremo iniziative di qualità nei tempi e modi coerenti con una seria offerta turistica (festival senza tornei). Di tutto ciò ringraziamo la Governance del casinò ed anche il Sig. Sindaco che ringraziamo per averci ascoltati ma dal quale ci aspettavamo e ci aspettiamo un intervento per ristabilire trasparenza e giustizia".

"Noi - termina la cooperativa - con abnegazione e serietà siamo al servizio della nostra città e della sua casa da gioco ma non siamo disposti a essere offesi come lavoratori e come professionisti da chi invece di garantire professionalità e sviluppo alla casa da gioco garantisce logiche che al momento ci appaiono ancora oscure. Noi lotteremo per vederci riconosciuti i nostri diritti e poter dimostrare le nostre ragioni". 

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