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Attualità | 27 novembre 2015, 10:20

Ventimiglia: ottimo riscontro per “Un the con te”, iniziativa per lo portello antiviolenza

La dirigente Isabella Berrino ha sottolineato l’importanza della scelta dell’impostazione dell’incontro: “Offrire un the - prendere un the insieme - è un modo per stabilire un’intimità e una complicità che può incoraggiare un rapporto di fiducia".

Ventimiglia: ottimo riscontro per “Un the con te”, iniziativa per lo portello antiviolenza

Ieri pomeriggio grande affluenza per l’iniziativa dell’Assessorato ai Servizi Sociali di Ventimiglia “Un the con te”. L’assessore Vera Nesci con questo evento ha manifestato l’impegno di dare a conoscere e promuovere sempre più lo sportello antiviolenza di Ventimiglia, perché “è attraverso la capillarità dell’informazione che si riuscirà a raggiungere le donne che hanno bisogno di supporto, è il primo passo necessario per provare a risolvere il problema della violenza contro le donne.

"Perciò vogliamo essere presenti -  attraverso varie azioni, e col supporto di associazioni come Penelope, Jobel, Ancora e Mappamondo - dentro le scuole e i centri sanitari, tra gli altri luoghi pubblici”. La dirigente Isabella Berrino ha sottolineato l’importanza della scelta dell’impostazione dell’incontro: “Offrire un the - prendere un the insieme - è un modo per stabilire un’intimità e una complicità che può incoraggiare un rapporto di fiducia: allacciare relazioni e manifestare amicizia verso le donne che soffrono di violenze è proprio l’obiettivo dello sportello, che vuole spogliarsi dalle vesti formali di ufficio burocratico e trasmettere un senso di ospitalità e vicinanza”.

Lo sportello, ubicato presso gli Uffici dei Servizi Sociali di piazza XX settembre, è aperto giovedì dalle 14 alle 17 ma è provvisto di un numero di telefono attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12: 334 69 40 200.

"Molte donne quelle presenti e raccolte intorno ad un tavolo per affrontare assieme un problema che non è un problema di genere, ma di tutti. Il femminicidio ne è la massima espressione. Il terzo rapporto EURES sconforta: 152 donne uccise nel 2014, in pratica una ogni due giorni e mezzo; nel 77% dei casi i femminicidi si sono consumati in famiglia; 81 donne (cioè il 69,2% delle vittime in ambito familiare) hanno trovato la morte per mano di un uomo (coniuge, partner o ex). Intervenire efficacemente è fare prevenzione, e fare prevenzione significa diffondere messaggi positivi" - spiegano dallo sportello.

"Ed è proprio parlando di esempi di donne forti e battagliere che nella sala ci si è stretti in un intenso momento di commozione ricordando Lucia Corna, appena scomparsa, persona di grande levatura morale che si è adoperata sia attraverso l’associazionismo che la politica per migliorare la condizione delle donne e (dunque) delle famiglie. L’ex dirigente scolastico Rita Zanolla ha ricordato l’impegno di Lucia Corna per ottenere l’ampliamento dell’offerta formativa e l’estensione del tempo pieno su tutto il territorio, per andare incontro alle esigenze familiari, esempio concreto di battaglia costruttiva".

La saluta così l’assessore Vera Nesci: “La sua dedizione nella lotta per l’affermazione dei diritti dei più deboli, delle donne, ci sia di faro perché il nostro impegno quotidiano sia rafforzato e prenda esempio dalle sue azioni costanti”.

C.S.

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